Si è tenuta, lunedì scorso, nel Palazzo comunale, una conferenza stampa sul riordino dei servizi nella ASL3 cui il T.D.M. è riuscito a partecipare nonostante strane circostanze abbiano fatto del tutto per impedirlo. I responsabili della sanità hanno esordito con la consueta critica alle voci, secondo loro infondate, sulla perdita dell’UTIC a Spoleto. Le voci, sostengono, gridano “al lupo , al lupo” e poi non accade nulla .Il T.D.M. invece sostiene che ogni volta il lupo è arrivato e si è mangiato un pezzo del nostro ospedale: scuola infermieri, farmacia, magazzino, trasfusionale, neurologia e, attualmente, nonostante le massime rassicurazioni, anatomia patologica.
Ora tocca all’UTIC e questo si evince non da voci ma da un documento firmato dal Direttore gererale che così recita: “… la gestione dei pazienti con patologie tempo dipendenti … vengono gestite dall’UTIC di Foligno … la cardiologia di Spoleto … garantisce i pazienti postacuti o in fase di scompenso”. Chiunque sappia leggere capisce che Foligno rimarrà l’unico centro UTIC, mentre Spoleto avrà una cardiologia riabilitativa e per pazienti scompensati. La perdita dell’UTIC è gravissima per le sorti dell’ospedale stesso: infatti se un ospedale non dispone di Pronto soccorso, Rianimazione ed UTIC perde la qualifica di ospedale dell’Emergenza Urgenza ; questo significa, ad esempio, che a Spoleto non potrà più esserci il punto nascita: Il nostro ospedale diventerà Ospedale di Territorio con evidente declassamento.
Il TDM vuole ancora sottolineare che il documento parla dei servizi unificati (a Foligno) già effettuati, mentre i potenziamenti che riguardano Spoleto dovranno avvenire in futuro. Quindi da una parte la certezza di ciò che ci viene tolto, dall’altra l’elenco delle”possibilità di sviluppo nel prossimo futuro”. I conti non tornano. Il TDM è stato anche invitato dalla Dirigenza sanitaria ad occuparsi solo della qualità dei servizi e non della loro riorganizzazione che spetta ai tecnici. Ma noi pensiamo che se gli utenti di Spoleto vengono via via privati dei servizi ed obbligati a rivolgersi ad altri ospedali la qualità sarà sempre meno soddisfacente: quindi è compito del TDM fare chiarezza prima che sia troppo tardi. E comunque, anche al di fuori del TDM, ogni cittadino ha diritto di esprimere opinioni e dubbi e di dire la verità anche se scomoda, almeno fino a quando in Italia ci sarà la democrazia.