Un po’ di pace è arrivata almeno per qualche giorno in estate: grazie alla fermata di Arvedi Ast di agosto, per i residenti di Prisciano e della zona est della città c’è stata una tregua, ma non senza tempesta. Gli psicofarmaci per dormire continuano ad essere prescritti dai medici e le polveri continuano ad avvolgere il quartiere e parte di Terni. Nonostante tutto, dal 12 agosto la situazione è leggermente migliorata le consuete polveri, fumate e relative puzze non ci sono più. Ma c’è stato un episodio che ben documenta la situazione generale.
Caso Terni: col vento si alzano le polveri a Prisciano, nonostante il fermo di Arvedi Ast
Lo scorso 13 agosto, giorno in cui l’Asl ha relazionato sui rilievi effettuati per verificare lo stato di salute dei cittadini in relazione alle vibrazioni, c’è stato un temporale con forti raffiche di vento e, nonostante l’AST fosse già in fermata, Prisciano è stata avvolta per moltissimo tempo da una nube bianca (la foto e il video si riferiscono a quei momenti). La nube era probabilmente scoria che stazionava nel magazzino Metal Recovery che è a cielo aperto.
Contromisure per nubi di scorie
Questo rappresenta un altro grosso problema per il quale Arvedi Ast dovrebbe mettere in atto delle misure tampone (così come prescritto nell’AIA), ossia bagnare strade e piazzali interni al sito siderurgico. Misure che sicuramente verranno già attuate, ma che evidentemente non sono sufficienti da sole, o almeno non funzionano così bene come dovrebbero, soprattutto con certe condizioni meteo. Nei prossimi giorni faremo una verifica con l’assessore Cardinali per fare un punto sul ‘famoso’ cronoprogramma illustrato nell’ambito dell’incontro con i cittadini.
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