Non si è fatta attendere la risposta dell’opposizione alla sentenza del Tar di mercoledì 22 ottobre, che ha dichiarato “irricevibile” il ricorso sostenuto dall’ex sindaco Morroni e da altri membri del centrodestra per chiedere l’annullamento delle elezioni causa la presunta incandidabilità di Ermanno Rosi.
A quanto pare il Tribunale Amministrativo Regionale per l’Umbria avrebbe giudicato troppo “tardiva” la presentazione del ricorso. Morroni, dal canto suo, si giustifica dichiarando di esser venuto a conoscenza altrettanto tardivamente della vicenda riguardante l’incandidabilità di Rosi, che comunque è stata confermata e resta “sia dal punto di vista giuridico che politico”. L’ex sindaco di Gualdo Tadino, a conferma di ciò, ribadisce come anche l’attuale primo cittadino Presciutti abbia revocato le deleghe all’ex assessore.
Morroni resta quindi convinto del risultato “falsato” delle scorse elezioni, durante le quali Rosi, che non avrebbe dovuto esserci, ha comunque concorso con la sua candidatura a sindaco (solo poi è diventato assessore della Giunta Presciutti) e ribadisce come su questa tornata elettorale “resti comunque un’ombra”.