Dopo il polverone mediatico alzatosi giorni fa, dopo l’uscita della graduatoria provvisoria per l’assegnazione degli alloggi di Edilizia residenziale pubblica a Città di Castello, in cui figuravano appena due italiani nei primi 15 posti disponibili, il Capogruppo del Polo Tifernate Cesare Sassolini ha voluto portare la questione nell’ultima seduta del Consiglio Comunale tifernate. Il consigliere d’opposizione, che ha chiesto un confronto in commissione sulla graduatoria pubblicata a fine maggio dal Comune, ha dichiarato: “Avevamo individuato meccanismi per poter dare alloggi ai soggetti che avevano una lunga permanenza nel territorio, così da dare agli autoctoni almeno una parità di possibilità di accedere a questa opportunità ma nella graduatoria che è stata pubblicata abbiamo trovato solo due residenti italiani nei primi 15 posti”.
Il sindaco Luciano Bacchetta ha così replicato: “E’ opportuno che venga convocata una seduta della commissione preposta per approfondire le valutazioni sull’assegnazione delle case popolari, alla presenza dell’assessore competente e anche di chi materialmente stila le graduatorie, in maniera tale da chiarire ulteriormente criteri di assegnazione che esulano completamente dalla politica”.
Di una questione che trascende i regolamenti comunali aveva parlato anche il capogruppo de La Sinistra per Castello Alessandro Alunno, che aveva ribadito come il problema sia sostanzialmente di ordine giuridico: “Vedere una graduatoria che su 37 domande registra pochissimi italiani dà la percezione con che con taluni criteri i nostri connazionali siano penalizzati”.
A condividere l’esigenza di un chiarimento in commissione è stato anche il capogruppo del Pd Gaetano Zucchini, che ha comunque espresso la massima fiducia nel lavoro dell’amministrazione, escludendo qualunque convenienza politica a favorire il risultato che si è determinato. A ricordare la discussione in commissione sui parametri temporali per fare domanda era stato il capogruppo di Fdu Luca Cuccaroni, che aveva anche puntualizzato come “la casa è un diritto che prescinde dalla nazionalità”.