Non proprio come ci si aspettava, ma sembra che la politica cominci ad accorgersi della “Cascata di Leonardo”, la scoperta dello storico dell’arte Luca Tomìo che sta ottenendo consensi a livello nazionale e internazionale, ma che a Terni ha generato soltanto l’indifferenza delle istituzioni locali.
Tra i politici, soltanto i consiglieri Brizi e D’Acunzo (passati da Forza Italia al Gruppo Misto), hanno cercato di far notare all’attuale amministrazione che si sta perdendo un’occasione importante per la promozione di un territorio e un bene mai sviluppati come meriterebbero.
Oggi si ‘è svegliato’ anche il M5S che, sfruttando la polemica degli autori del libro “ Leonardo da Vinci, le radici umbre del Genio” nei confronti dell’assessore alla Cultura e vicesindaco Andrea Giuli (che si è ‘dimenticato del libro come evento inserito nel calendario di Umbria Libri), contribuisce comunque a tenere le luci puntate sulla scoperta di Tomìo. Se l’assessore alla Cultura ha mostrato diffidenza nei confronti della vicenda, ancora silenzio, invece, da parte del sindaco Leonardo Latini, che potrebbe ricucire lo strappo con gli autori del libro e riportare la questione sul giusto binario.
“Se è certo che la riscoperta culturale della Cascata, grazie a Luca Tomio, Marco Torricelli e a pochissimi altri – scrive Andrea Liberati, consigliere regionale del M5s – valorizza potentemente il bene, è altrettanto sicuro che la politica tutta insegue a fatica, essendo assente non tanto o non solo agli incontri culturali, ma distratta conseguentemente sul piano suo proprio, amministrativo e legislativo: ad esempio, quali sarebbero infatti le incisive proposte della Regione per promuovere le Marmore? Continuare a permettere qualsiasi cosa al locale concessionario idroelettrico?”.
L’intervento del consigliere, peccato, riguarda soltanto la politica, e tralascia il potenziale in termini culturali e turistici che potrebbe svilupparsi dalla valorizzazione dello studio di Tomìo. Le questioni affrontate dal consigliere sono ‘di vecchia data’, ma non c’è nessun riferimento a un eventuale atto politico del M5S a sostegno della scoperta. Visto che il disegno originale di Leonardo verrà trasferito in via del tutto eccezionale dagli Uffizi alla Galleria Nazionale di Perugia, visto che i pentastellati criticano da sempre lo sbilanciamento di risorse in regione, il consiglio regionale sarebbe la sede più opportuna per presentare un atto che potesse dare a Terni il ruolo che meriterebbe nell’ambito della ricorrenza dei 500 anni dalla scomparsa del Genio (per questo la tavola P8 si sposterà da Firenze).
L’interesse, dunque, va dimostrato anche con i fatti e non solo per riprendere vecchie questioni, comunque importanti, cavalcando l’onda del clamore mediatico.