Primo pacchetto di sostegno al reddito per i nuclei in difficoltà messo in campo dalla Regione Umbria | A chi spettano le agevolazioni
Bollette e caro-vita, le prime azioni per gli umbri in difficoltà. Le famiglie con un Isee sino a 20 mila euro potranno richiedere alla Fondazione Umbria contro l’usura di pagare le bollette di luce e gas, scadute da almeno 30 giorni, per un massimo di 1200 euro pro-capite. Le stesse famiglie restituiranno la somma ottenuta in 36 rate, senza interessi, a partire dal 13esimo mese dopo l’erogazione. La misura è stata illustrata dalla governatrice Donatella Tesei e dal presidente della Fondazione contro l’usura, Fausto Cardella.
Come avere il bonus
Chiunque abbia i requisiti può telefonare alla Fondazione (075-5001625 dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 13) e prendere appuntamento per portare le proprie bollette non pagate.
“Il contributo pro capite, con un massimale di 1200 euro per sostenere la più ampia platea possibile di famiglie può essere ottenuto con una procedura semplicissima – ha spiegato il presidente della Fondazione, Cardella – Basterà telefonare al numero 075 5001625, o al numero verde 800211595, dal lunedì al venerdì, dalle 11 alle 13, per un primo contatto e fissare audizione e presentazione di domanda e documenti”.
I beneficiari
I beneficiari, che “non devono aver goduto di altro analogo beneficio”, sono cittadini residenti o domiciliati in Umbria, oppure stranieri con regolare permesso di soggiorno residenti in Italia da almeno cinque anni continuativamente.
I requisiti richiesti sono: reddito Isee non superiore a 20mila euro, gravi condizioni di salute o richiedenti di assistenza continua di familiari conviventi, dichiarazione assimilabile ad autocertificazione, e l’assunzione dell’impegno di rimborso.
“Si inizia subito, la Fondazione è già pronta ad accogliere le richieste – ha detto il presidente Cardella –. Basta esibire le bollette, sottoscrivere una autocertificazione e si provvede all’erogazione del contributo. Un intervento tempestivo per prevenire il fenomeno dell’usura, secondo le nuove linee statutarie della Fondazione, rivolto alle persone più a rischio”.
“Agiamo insieme, con spirito solidale, con l’obiettivo di mitigare gli effetti negativi di questo particolare periodo. La Fondazione umbra per la prevenzione dell’usura – ha rimarcato il presidente Cardella – ha inteso compiere uno sforzo notevole, in coerenza con la sua missione e con la linea della Regione, e consapevole dell’attuale difficile situazione economica ha deciso di stanziare una cospicua fetta del patrimonio della Fondazione, poco meno del 15 per cento, per una somma complessiva di 120mila euro, diversa dai fondi della legge 108/96 in materia di usura, con una ripartizione su base provinciale del 60% su Perugia e del 40% su Terni”.
Le altre misure, il bonus bebè
Si tratta, ha chiarito Tesei, delle “prime misure” di sostegno al reddito per i nuclei in difficoltà, costretti a fronteggiare gli aumenti dei costi per le bollette e i generi di prima necessità. “Vogliamo mettere in campo tutte le risorse possibili per contrastare il caro bollette ed essere di aiuto alle famiglie umbre”
Sul piatto, in questa prima fase, sono stati messi 120 mila euro. “Sostegno che siamo pronti a implementare – ha aggiunto Tesei – in caso di necessità e bisogno da parte di tutti gli abitanti dell’Umbria”.
“Nel frattempo, sempre a favore delle famiglie – ha ricordato la presidente Tesei – stanno per essere erogati i bonus bebè, consistente in un buono ‘una tantum’ di 500 euro, che abbiamo destinato a ogni nuovo nato nel periodo fra il 1 ottobre 2020 e il 30 settembre 2021. Saranno 775 a beneficiarne, su un totale di 1150 domande, per un ammontare di circa 400mila euro. Un altro sostegno concreto, in un periodo così problematico”.
(a seguire servizio completo)