E’ ancora un rebus la composizione del nuovo consiglio comunale di Spoleto, che verrà definito soltanto dopo il ballottaggio dell’8 giugno quando dalle urne uscirà il nuovo sindaco della città del Festival e, di conseguenza, la nuova maggioranza.
Se vince Rossi – Se il nuovo sindaco fosse Dante Andrea Rossi dovrebbero entrare in consiglio 14 consiglieri appartenenti alla coalizione che lo sostiene. Gli 11 più votati del Partito Democratico: Laura Zampa, Stefano Lisci, Massimiliano Capitani, Paolo Martellini, Carla Erbaioli, Marco Trippetti, Giandomenico Montesi, Fiorella Campana, Diego Catanossi, Letizia Pesci e Simona Cappelletti. Due socialisti: il riconfermato Enzo Alleori e Maria Clara Giannursini. L’ultimo ad entrare sarebbe Maurizio Hanke, il più votato della lista Prima Spoleto Sì (con Segio Grifoni “promesso” vicesindaco). All’opposizione siederebbero i candidati sindaco Fabrizio Cardarelli, Giampaolo Emili, Guido Grossi e Massimo Brunini, ognuno dei quali (eccetto Brunini) porterebbe con se uno o due candidati delle proprie liste, ovviamente i più votati. Per Rinnovamento Zefferino Moninin e Giampiero Panfili, per Spoleto Popolare Gianmarco Profili e Maria Elena Bececco, per Forza Italia Alessandro Cretoni, per il Movimento 5 Stelle Tommaso Biondi.
Se vince Cardarelli – Una situazione che ovviamente sarebbe capovolta in caso di vittoria di Fabrizio Cardarelli. In questo caso uscirebbero dalla sua coalizione i 14 consiglieri di maggioranza, che serebbero così ripartiti. Gli 8 più votati della lista Rinnovamento: Zefferino Monini, Giampiero Panfili, Angelo Loretoni, Stefano Proietti, Marina Morelli, Maria Rita Dell’Anno, Sandro Cretoni e Angelo Musco, e i 6 più votati della lista Spoleto Popolare: Gianmarco Profili, Maria Elena Bececco, Gianluca Speranza, Antonio Cappelletti, Enrico Armadoro e Francesco Saidi. Per quanto riguarda il PD entrerebbero solo in 5: Dante Andrea Rossi, Laura Zampa, Stefano Lisci, Massimiliano Capitani e Paolo Martellini, mentre i socialisti sarebbero rappresentati dal solo Enzo Alleori. Nel centrodestra ci sarebbe spazio per Giampaolo Emili e Alessandro Cretoni, Guido Grossi e Tommaso Biondi rappresenterebbero il Movimento 5 Stelle. Rimarrebbe infine fuori dal consiglio Massimo Brunini.
Le “croci” del PD – Stando alla forbice che separa Rossi e Cardarelli, circa 13 punti percentuali, il primo sembrerebbe favorito per la vittoria finale, ma deve fare i conti con diversi problemi che rischiano di minare, se non addirittura compromettere, la sua campagna elettorale (leggi qui). Si conosceranno entro domenica primo giugno, infine, gli eventuali apparentamenti di lista.
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