“Casa lavoro stato sociale, prima gli italiani”. Questo striscione campeggiava ieri pomeriggio, in piazza Matteotti a Città di Castello, tra le tante bandiere sventolanti del presidio di CasaPound Italia che, dopo le feroci polemiche della settimana con il Prc Altotevere, ha ottenuto e portato avanti la propria manifestazione a favore delle famiglie in difficoltà e di un diverso criterio di assegnazione delle case popolari.
“Siamo qui per chiedere con fermezza al sindaco di occuparsi anche dei cittadini italiani. – ha dichiarato il responsabile del nucleo cittadino di Cpi Manuel Tacchini – Non chiediamo la luna, ma qualcosa che dovrebbe essere alquanto scontata”.
“Ci sono fin troppe famiglie tifernati con gravi problemi finanziari o familiari che vengono a chiederci aiuto, – ha aggiunto Tacchini – persone che non hanno un lavoro, soldi per pagare l’affitto o per i beni di prima necessità. Persone che dopo anni di incontri con il sindaco non hanno avuto benefici, abbandonati da un’amministrazione incapace di gestire la situazione ma capaci di spendere soldi in opere inutili come le colonnine per la ricarica delle auto elettriche”.
I militanti di Casapound lamentano anche una scarsa attenzione ai giovani, che si ritrovano con nessuna opportunità di lavoro e fanno anche presente come numerose aziende siano sempre più in crisi. Si è parlato anche dei problemi dell’ospedale tifernate, dove i tempi di attesa per una visita al pronto soccorso sono lunghissimi e i posti di degenza sono sempre meno, e del numero crescente di furti nella abitazioni per la mancanza totale dei controlli delle forze dell’ordine.