Terminati entro i tempi di concessione previsti i lavori sul fosso Marroggiolo in comune di Spoleto, è quanto comunicato dal Consorzio della Bonificazione Umbra che informa sulla conclusione di tale intervento realizzato alla confluenza del Marroggiolo con il torrente Marroggia in loc. Pontebari.
Eravamo già intervenuti su tale corso d’acqua, informano dall’ente consortile, fin dal 1964, dopo che insistenti eventi di piena avevano messo in pericolo le abitazioni e le aree circostanti.
Purtroppo con la crescente urbanizzazione i lavori realizzati nella seconda metà degli anni sessanta, consistenti in rialzi delle arginature ed escavazione dell’alveo, si sono, nel tempo , dimostrati insufficienti tanto da rendere necessario un ulteriore intervento.
L’importo totale del finanziamento,è stato sostenuto dalla Regione dell’Umbria che ha a tal fine erogato una somma complessiva pari a: €. 206.582,76,
Il Marroggiolo, spiegano dal Consorzio, è un piccolo corso d’acqua,il cui tratto di valle, però, lungo appena 1,6 km, presenta problematiche di interesse per la difesa del suolo dal punto di vista del rischio idraulico.
La maggiore conoscenza scientifica dei fenomeni di allagabilità e l’evoluzione normativa ha determinato l’inserimento di una vasta area limitrofa al corso d’acqua, ricomprendente le frazioni di Pontebari, San Venanzo, Malfondo e Maiano, all’interno dello studio redatto dal Consorzio della Bonificazione Umbra “Mappe di pericolosità e rischio idraulico nel bacino del Fiume Topino e del Torrente Marroggia” approvato dalla Regione dell’Umbria ed attualmente in adozione presso l’Autorità di Bacino del Fiume Tevere.
In particolare, sulle suddette aree grava il rischio di allagamento per eventi con accadimento ciclico di natura probabilistico indicati da tempi, cosiddetti, “di ritorno” pari a 50, 200 e 500 anni.
Tale previsione comporta l’assoggettamento delle aree a onerosi vincoli idraulici di limitazione di sviluppo urbanistico del territorio.
Con tale opera, informa il direttore dell’Ente Candia Marcucci, si è provveduto ad ampliare la capacità di deflusso del Fosso Marroggiolo in loc. Pontebari al fine di eliminare le criticità con le esistenti opere infrastrutturali di attraversamento viario, rappresentate da due ponti. L’intervento principale ha determinato inoltre la ulteriore ridefinizione del sistema irriguo costituito dal locale Canale dei Molini.
Il Consorzio, aggiunge il Presidente Ugo Giannantoni si è fatto carico, nell’ambito della sua attività istituzionale ricomprendente la difesa del suolo dal rischio idraulico, della progettazione e realizzazione dei necessari interventi di messa in sicurezza. Si tratta solo di un primo stralcio dei lavori ma ci ha comunque permesso di risolvere la criticità idraulica locale e la ridefinizione del perimetro delle zone già soggette a rischio idraulico anche al fine della loro eventuale declassifica,
La aree urbane recuperate alla sicurezza idraulica secondo la gradualità di rischio della nuova mappatura redatta dal Consorzio verranno, quindi, in parte sgravate ed in parte alleggerite dall’onere di autorizzazioni urbanistiche subordinate a complesse procedure di verifica idraulica, spesso limitanti o addirittura infruttuose per il richiedente in ragione delle cogenti norme sulla salvaguardia dal rischio idraulico.
Il Consorzio, al fine di accelerare il processo di aggiornamento amministrativo delle mappe territoriali, ha già trasmesso alla Regione Umbria e al Comune di Spoleto il nuovo studio delle aree allagabili al fine dell’approvazione definitiva da parte dell’Autorità di Bacino del F. Tevere.
