Da giorni i carabinieri della Compagnia di Perugia stavano monitorando la zona sud della città di Perugia per porre fine all’attività di spaccio di droga gestita da alcuni cittadini di origine magrebina. Due giorni fa l’arresto di due cittadini tunisini e il blitz in un’abitazione sulla strada che va da Pontevaleceppi a Sant’Egidio: droga, materiale per il confezionamento, cellulari e tantissimi soldi sono gli esiti di un’operazione portata a termine dai militari della Stazione di Ponte San Giovanni e da quelli del Nucleo Radiomobile, che ha permesso di spedire in carcere due importanti spacciatori attivi sulla “piazza perugina”.
Accade tutto a metà mattinata di lunedì, quando una pattuglia della stazione di Ponte San Giovanni intercetta in Piazza Sant’Egidio un 34enne di origine tunisina, con numerosi precedenti per droga. L’insolita presenza dell’uomo e il suo fare sospetto consente ai militari di controllarlo. Durante la perquisizione personale l’uomo è stato trovato in possesso di un barattolino di plastica contenente 7 dosi di eroina e cocaina, 85 euro in banconote da 20 e 5 euro e tre telefoni cellulari. Il tutto fa insospettire i carabinieri della stazione che con l’aiuto di un equipaggio del Nucleo Radiomobile riescono ad individuare l’abitazione del 34enne, nei pressi della quale bloccano al loro arrivo un altro cittadino tunisino di 46 anni, anche lui con precedenti specifici per reati connessi alla droga. Durante la perquisizione domiciliare i carabinieri hanno ritrovato tutto l’occorrente per il confezionamento e il taglio della droga: cellophane, bilancino di precisione, cellulari, schede telefoniche, forbici, accendini, nastro adesivo e undici mascherine con filtro e oltre 10.000 euro in banconote da 5, 10 e 20 euro frutto dell’attività di spaccio. I due, dopo esser stati arrestati sono stati condotti, per il foto-segnalamento, presso il Comando Compagnia di Perugia, dove all’esito delle indagini è emerso che il 34enne doveva scontare in carcere la pena di 2 anni, 10 mesi e 21 giorni a seguito di una condanna per traffico di stupefacenti, mentre il 46enne era destinatario di una misura di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Perugia per il reato di traffico illecito di eroina e cocaina effettuato in Belgio e a Perugia.
Al termine delle formalità di rito per i due narcotrafficanti si sono aperte le porte del carcere di Capanne.