L'attore premio Oscar appena ricevuta la laurea honoris causa in Belle Arti ha parlato delle sue origini in Valtiberina, raccontando il rapporto della madre (e il suo) con la Madonna del Parto di Monterchi
Ha ricordato le sue origini valtiberine durante una lectio magistralis Roberto Benigni, quella tenuta nella sede romana dell’Università di Notre Dame (Usa), dove ha ricevuto il dottorato di ricerca honoris causa in Belle Arti “per i suoi innumerevoli e ispirati contributi all’arte“.
Nel suo inimitabile e unico stile l’attore premio Oscar per “La Vita è Bella” ha preso spunto proprio dal nome “Notre Dame” per fare il suo primo discorso da laureato, ricollegandosi ad una Madonna “più familiare”, quella del Parto di Monterchi, raccontando un aneddoto importante riguardante sua madre.
“Io sono nato in provincia di Arezzo, vicino a Monterchi – ha esordito – La mia famiglia veniva da Sansepolcro, luogo di Piero della Francesca. Quando mia mamma era incinta e mi stava aspettando, non poteva mangiare niente e si nutriva solamente di anguria. In realtà non aveva nient’altro perché era poverissima. Siccome aveva paura che il parto andasse male, le sue amiche le dissero di andare a pregare alla chiesa di Santa Maria di Momentana, dove allora era custodita la Madonna del Parto, che faceva i miracoli”.
Benigni ha poi parlato della magnificenza di questo affresco – oggi custodito nei musei civici di Monterchi (nella ex scuola) – raccontando di come sarebbe “quasi svenuto per la sua bellezza. La cosa incredibile è che in quel volto non c’è niente di regale ma è una dolcissima bellezza giovanile proprio come allora era quella di mia mamma. Quella Madonna, unica e universale, è diventata la mia personale Madonna ed è rimasta nel mio cuore, talmente umana che era quasi atea e non c’era posto per il divino”.
Il Comune di Sansepolcro, che ha ripostato le parole dell’attore durante la sua lectio magistralis ringraziandolo per la gradita menzione, ha già annunciato di aver preso contatti con lo staff dell’artista per progettare iniziative future insieme. Più che orgoglioso, ovviamente, anche il Comune di Monterchi che – ha fatto sapere tramite l’assessore alla Cultura Manuela Malatesta – “nonostante siano passati diversi anni da quando Roberto è venuto a visitare l’affresco, l’invito di Monterchi e dell’intera Valtiberina è quello di tornare a farci visita”.