Quale norma permette la possibilità per il sindaco di nominare dei consulenti gratuiti e delegarli anche a rappresentarlo in sedi istituzionali? E’ quanto si chiedono i gruppi di opposizione Spoleto Popolare e Alleanza Civica (Maria Elena Bececco, Ilaria Frascarelli, Gianmarco Profili e Roberto Settimi) dopo l‘incarico che il primo cittadino Umberto De Augustinis ha dato a Rosario Murro e Maurizio Muscato, una sorta di assessori in più (anche se a titolo gratuito) pur non essendo stati nominati in Giunta.
“Nomine secondo noi illegittime e da revocare” osservano gli esponenti di minoranza fatti oggetto più volte in questi mesi da parte del sindaco, quali esponenti della passata amministrazione comunale, di attacchi di presunte irregolarità su vari fronti, dal progetto europeo Sportgivechance al protocollo d’intesa tra il Comune di Spoleto e la Croce Rossa per il completamento del Palatenda.
“Stop al Palatenda atto da irresponsabili”
E proprio sulla tensostruttura sportiva di via Laureti tornano ad intervenire anche Spoleto Popolare ed Alleanza Civica: “La nuova Amministrazione continua ad esprimere solo dubbi sulla regolarità del progetto di ristrutturazione del Palatenda. Dopo aver fatto fare una pessima figura alla città appena due settimane fa, con la dichiarazione ai giornali che la Croce Rossa non aveva più i fondi a disposizione, prontamente smentita dai diretti interessati, l’amministrazione del Dott. De Augustinis dà notizia di avere dubbi sulla legittimità del procedimento di riscatto anticipato del leasing con l’accensione di un mutuo. Adesso magari tireranno fuori la necessità di chiedere un parere a chissà chi e faranno passare tempo lasciando il progetto lì insabbiato.
Ma è possibile andare continuamente a ricercare titoloni sui giornali sulla base di dichiarazioni che si fondano su dubbi e non su precise e circostanziate dichiarazioni dell’Amministrazione? E’ possibile che il nostro Sindaco e tutti i suoi esperti, i collaboratori e tutti i vari Consiglieri e Assessori ancora riescano ad esprimere solo dubbi e non si siano date risposte precise in più 100 giorni? Oramai è chiaro che si tratta solo di una questione di puntiglio nel non voler portare a compimento un’operazione iniziata dalla precedente amministrazione. Ma quello che non è chiaro a questa amministrazione è che non si tratta di vanificare il lavoro compiuto da quella che oggi è opposizione, ma di vanificare lavoro e risorse messe in atto dalla struttura pubblica che aveva lavorato, valutato progetti ed espresso delibere supportate da pareri di legittimità. Non facciamo altro che ripetere che quando si tratta di procedure amministrative il sindaco deve essere chiaro e se queste sono illegittime, allora devono essere annullati tutti gli atti relativi, e vanno individuate le norme in base alle quali vengono annullati. Pensiamo al bene della città! Pensiamo a concretizzare! Avrete modo di far vedere la vostra creatività nei progetti da mettere in campo senza dover per forza distruggere i progetti di altri. La città ha bisogno di andare avanti adesso e non si può permettere di aspettare o rinunciare a finanziamenti e progetti già pronti.
Noi, come nostro costume, vogliamo essere più trasparenti e vogliamo chiaramente dire che si sta prefigurando un grave danno per Spoleto. Abbandonare il progetto di ristrutturazione del Palatenda significa lasciare quella struttura inutilizzabile e nel degrado mentre, nello stesso tempo, al Comune rimane l’obbligo contrattuale di pagare ancora circa 700.000 euro oltre ai circa 500.000 euro già pagati. E’ da irresponsabili! Esistono infiniti esempi di opere incompiute nel nostro paese che hanno visto intervenire la Corte dei Conti che ha sanzionato quelle Amministrazioni che hanno ritenuto di potersi disinteressare di un problema esistente nel loro territorio non intervenendo in situazioni di danno attuale per l’Erario. Noi dubbi non ne abbiamo e chi invece prende le sue decisioni o fa proclami solo sulla base di dubbi farebbe bene definitivamente a chiarirseli”.
L’ombra di irregolarità sulle nomine dei consulenti gratuiti
Quindi arriva l’affondo invece sulle presunte irregolarità dell’attuale amministrazione. “Invece di preoccuparsi della legittimità di ciò che è stato già deliberato, – incalzano Bececco, Frascarelli, Profili e Settimi – l’attuale amministrazione farebbe bene a porre la sua attenzione sulla tutela della legittimità degli atti che pone in essere. E siccome noi non ci nascondiamo sui mezzi annunci abbiamo provveduto a presentare un’interrogazione sulle nomine che il Dott. De Augustinis ha ritenuto di fare con decreto sindacale di due esperti che dovrebbero coadiuvarlo: nomine secondo noi illegittime e da revocare. Dall’esame degli atti non è dato rinvenire il procedimento sulla base del quale la nomina è stata effettuata. Noi l’analisi dell’insufficienza di tali decreti abbiamo provveduto a metterla per iscritto e ci auguriamo che l’amministrazione cessi di parlare di dubbi ed inizi a dare risposte precise e puntuali. Il Sindaco poteva nominare un proprio “gabinetto” ma non persone che possano sostituirlo né dare deleghe a persone diverse dagli Assessori: il Tuel non prevede queste figure negli Enti Locali e si potrebbe generare confusione ed intralciare il regolare funzionamento della struttura amministrativa. La questione è divenuta pure di principio e ci sta particolarmente a cuore in quanto vediamo continuamente lanciare generiche accuse di gravi e presunte irregolarità attribuite alla condotta della precedente amministrazione, per poi nominare due collaboratori in assenza di qualsiasi norma di rifermento”.
La replica del sindaco
Arriva nel pomeriggio di giovedì la replica del sindaco in merito ai suoi due consulenti, di seguito la nota integrale.
In riferimento all’interrogazione dei gruppi consiliari “Spoleto Popolare”ed “Alleanza Civica”, relativamente agli incarichi conferiti a Rosario Murro e Maurizio Muscato, va specificato che la consulenza a titolo gratuito attribuita ad entrambi discende dall’applicazione e dalle previsioni dell’art. 7, comma 6 del d.lgs. 165 del 2001, chiarito dalla circolare del Ministro della Funzione Pubblica n.4 del 2015 (punto 5), che si applica a tutto il pubblico impiego con le dovute differenze collegate anche all’età degli interessati ed al loro stato di pensionati.
Nello specifico si tratta di rapporti meramente consulenziali, sia per quanto riguarda Rosario Murro che, in coordinamento con le organizzazione sindacali, ha il compito di seguire ed informare il Sindaco in merito alle gravissime situazioni occupazionali, che hanno necessitato e necessitano di costante monitoraggio, sia per quanto concerne Maurizio Muscato, magistrato di Cassazione a riposo, a cui è stato affidato un compito meramente di studio di importanti, datati, affari legali che necessitano di approfondimenti di delicata complessità.
Ciò anche in attesa di un adeguato rinforzo dell’ufficio legale, gli affari del quale, ad oggi, sono stati in buona parte affidati a soggetto esterno, col quale è in atto un contenzioso complesso e gravoso per il Comune.
Va inoltre sottolineato che nessuno dei citati consulenti è assolutamente investito di funzioni amministrative, né può esprimere la volontà o l’indirizzo politico dell’amministrazione (compito riservato ad assessori e consiglieri comunali nei limiti del TUEL).
Il testo dell’interrogazione
Questo il testo dell’interrogazione presentata da Spoleto Popolare e Alleanza Civica.
INTERROGAZIONE URGENTE: richiesta risposta scritta ai sensi dell’art. 26 bis comma 3 a) del Regolamento Consiliare)
Oggetto: collaboratori del Sindaco
Premesso che:
Il dlgs. n° 267 del 2000 è l’insieme delle leggi sull’ordinamento degli enti locali raccolte in un testo unico, per brevità denominato TUEL;
nell’ articolo 1 della TUEL è previsto:
1. Il presente testo unico contiene i principi e le disposizioni in materia di ordinamento degli enti locali.
2. Le disposizioni del presente testo unico non si applicano alle regioni a statuto speciale ed alle province autonome di Trento e di Bolzano se incompatibili con le attribuzioni previste dagli statuti e dalle relative norme di attuazione.
3. La legislazione in materia di ordinamento degli enti locali e di disciplina dell’esercizio delle funzioni ad essi conferite enuncia espressamente i principi che costituiscono limite inderogabile per la loro autonomia normativa. L’entrata in vigore di nuove leggi che enunciano tali principi abroga le norme statutarie con essi incompatibili. Gli enti locali adeguano gli statuti entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore delle leggi suddette.
4. Ai sensi dell’articolo 128 della Costituzione le leggi della Repubblica non possono introdurre deroghe al presente testo unico se non mediante espressa modificazione delle sue disposizioni
nell’articolo 2 del TUEL è previsto:
1. Ai fini del presente testo unico si intendono per enti locali i comuni, le province, le città metropolitane, le comunità montane, le comunità isolane e le unioni di comuni.
2. Le norme sugli enti locali previste dal presente testo unico si applicano, altresì, salvo diverse disposizioni, ai consorzi cui partecipano enti locali, con esclusione di quelli che gestiscono attività aventi rilevanza economica ed imprenditoriale e, ove previsto dallo statuto, dei consorzi per la gestione dei servizi sociali.
da quanto riportato nel TUEL I° parte “Disposizioni Generali” si evidenzia che lo stesso, regola il funzionamento dell’ ente locale, e tutte le previsioni normative devono aggiornare e modificate il testo unico, che ha proprio la funzione di raccoglitore normativo;
Constatato che:
Il Sindaco con proprio decreto, il 17 settembre del 2018, ha nominato come collaboratori per specifiche competenze i sig.ri Muscato Maurizio e Murro Rosario i quali, come riportato all’art. 1 del decreto di nomina, hanno l’incarico di assistere il sindaco nell’ambito delle specifiche problematiche;
nel decreto sindacale di nomina, le uniche fonti normative richiamate sono l’art. 5 comma 9 del decreto legge 95 del 6 luglio 2012, convertito in legge 135 del 7 agosto 2012, siccome novellato dall’art. 6 comma 2 del decreto legge 90 del 2014 e l’art. 17 comma 3 della legge 124 del 2015;
l’articolo 17 della legge 124 del 2015 , citato nel decreto richiamato, tratta “ il Riordino della disciplina del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” regolando unicamente l’obbligatorietà della prestazione gratuita per i lavoratori collocati in quiescenza, senza creazione alcuna di nuove figure non previste dal TUEL;
di fatto il decreto di nomina si concreta nel richiamare norme generali che disciplinano il divieto di incarichi e l’obbligatorietà di gratuità ma non indica alcuna norma del TUEL sulla base della quale le figure di collaboratori sono state nominate;
il decreto di nomina sindacale può infatti unicamente seguire a conclusione di un procedimento normativamente previsto che nel caso di specie deve essere necessariamente ricercato all’interno di quelli disciplinati dal TUEL ;
per altro nel decreto sindacale all’art 1 c. 4 c’è scritto che l’incarico non costituisce rapporto di pubblico impiego, sarà svolto alle dirette dipendenze del sindaco, senza vincolo di subordinazione gerarchica e con autonomia di orario e del resto
di fatto quindi viene citata nel decreto sindacale una disposizione che riguarda il lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche per poi sostenere una nomina che non riguarderebbe lavoro di pubblico impiego ;
risulta quindi evidente che la nomina di esperti è stata decretata in assenza di una previsione normativa, in quanto nel TUEL la disciplina di tale tipo di incarichi è contenuta nell’ art. 90, articolo che come detto non è stato in alcun modo né citato né applicato.
Il decreto sindacale di nomina appare pertanto del tutto illegittimo e dotato di motivazione solo apparente
Preso atto che:
in un comunicato ufficiale del Comune si scrive che l’esperto Sig. Murro Rosario ha rappresentato il Comune di Spoleto, in quanto esperto “delegato” dal sindaco, in un incontro tenutosi presso il Ministero dello Sviluppo Economico
una delega rilasciata dal sindaco per rappresentare l’ente all’esterno a tale figura di esperto costituisce sicuramente un atto che si fonda su presupposti inesistenti.
il concetto di delega negli enti locali, è inteso come un atto dispositivo da un soggetto nei confronti di un altro -normalmente è quella assessorile – può essere prevista per taluni specifici compiti per alcuni consiglieri, cosiddetti consiglieri delegati, che tuttavia del pari non dovrebbero essere titolari di delega con rappresentanza esterna;
da quanto riportato nel comunicato stampa, il collaboratore ha ricevuto una delega che può essere ricompresa solo nelle funzioni assessorili;
Ove venisse generalizzato un tale modus operandi, anche a questo punto con l’introduzione di una serie indiscriminata di “collaboratori”, all’interno del Comune si creerebbe, oltre che uno svuotamento delle funzioni di prerogative assessorili, una chiara confusione sul funzionamento e sulla rappresentanza dell’Ente.
La situazione si presenta quindi complessivamente illegittima sotto più profili.
I sottoscritti Consiglieri, alla luce di tutte le considerazioni sopra esposte, chiedono al Sindaco:
In virtù di quale norma, ha provveduto con proprio decreto sindacale a nominare i sopra citati collaboratori.
Se in assenza di una norma che ne preveda la nomina, è intenzionato alla revoca con effetto immediato degli incaricati di assistenza al sindaco attuata con decreto sindacale il 17 settembre 2018.
(aggiornato alle 15.25)