Bastia Umbra, quindicenne morto al campetto: in tre rischiano il processo per omicidio colposo - Tuttoggi.info

Bastia Umbra, quindicenne morto al campetto: in tre rischiano il processo per omicidio colposo

Flavia Pagliochini

Bastia Umbra, quindicenne morto al campetto: in tre rischiano il processo per omicidio colposo

Udienza preliminare subito rinviata al 12 febbraio
Mer, 17/10/2018 - 07:04

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Rinviata al 12 febbraio 2019 l’udienza preliminare nel caso della morte di Antonio Perrella, quindicenne originario della Campania ma residente nel bastiolo, tragicamente scomparso nell’agosto 2015 per una terribile fatalità mentre si arrampicava, insieme a un amico, sulla rete salva-palloni del campetto vicino al PalaGiontella.

Il ragazzo – stando alle risultanze dell’autopsia, all’epoca eseguita dal medico legale Gualtiero Gualtieri – era morto per un trauma toraco-addominale che aveva portato a una emorragia massiva. Il giovane era stato colpito dal palo che si era spezzato a circa 30 centimetri dalla base, finendogli addosso. Detto palo, seppure non adatto all’arrampicata nella sua finalità, non sarebbe però stato neanche correttamente mantenuto: le analisi hanno infatti svelato che la rottura sia avvenuta per “collassamento dovuto alla corrosione per ossidazione”.

Per la procura della Repubblica, l’ipotesi di accusa (omicidio colposo in concorso) coinvolge il responsabile ai lavori pubblici del Comune di Bastia, il collega addetto al servizio impianti e infrastrutture e il presidente della cooperativa che manteneva il verde pubblico. Secondo la tesi accusatoria (la procura ha chiesto per tutti il rinvio a giudizio), gli indagati avrebbero dovuto vigilare sulla sicurezza dell’impianto. Nello specifico, i tecnici comunali (difesi da Francesco Falcinelli, Andrea Menichetti e Luigi Marchetti) avrebbero dovuto prevedere una “minima attività di manutenzione dell’impianto con verifica della stabilità ed efficienza dei pali”. Il presidente della Cooperativa (legali Fernando Mucci e Catia Bibi) avrebbe invece dovuto segnalare la necessità di intervenire.

La tragedia, come detto, risale all’agosto 2015, ma più volte (anche in seguito alla tragedia) gli stessi residenti hanno continuato a segnalare l’abitudine dei ragazzini di arrampicarsi sui pali e sul tetto della struttura del PalaGiontella, chiedendo un aumento della videosorveglianza nella zona.  Ieri mattina, nel corso dell’udienza preliminare, il giudice ha disposto la citazione del responsabile civile del Comune di Bastia Umbra, rinviando poi l’udienza al 12 febbraio 2019.

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