Oltre undici milioni di euro, per le quattro annualità 2017 – 2020: è quanto è stato assegnato alla Regione Umbria dal Ministero delle Infrastrutture per finanziare le domande di contributo a favore dei cittadini per l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle proprie abitazioni.
Il Decreto del Ministero delle Infrastrutture, di concerto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e del Ministero dell’Economia e delle Finanze, ratificato dalla Corte dei Conti, ha rifinanziato, con uno stanziamento di 180 milioni di euro destinati alle Regioni e Province autonome, la legge 13 del 1989 che ha per oggetto: “Disposizioni per favorire il superamento e la eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati” e prevede la concessione di contributi ai privati previa domanda degli stessi ai Comuni di residenza, i quali trasmettono i loro fabbisogni alla Regione.
“Si tratta di uno straordinario risultato – hanno commentato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e l’assessore regionale alle politiche abitative Giuseppe Chianella – che premia il lavoro portato avanti con determinazione in questi anni, iniziato nel dicembre 2015, con la prima riunione tenutasi a Roma dal Gruppo di Coordinamento tecnico interregionale della Conferenza delle Regioni, che da allora ha svolto un lavoro continuo ed incessante per sensibilizzare i Ministeri affinché venisse riattivato il finanziamento della Legge 13 del 1989, assente dal 2006”. Alle numerose riunioni convocate a Roma ha sempre partecipato infatti il Servizio Opere Pubbliche Regionale e direttamente l’assessore Giuseppe Chianella che si è reso portavoce di una problematica molto diffusa e sentita nelle famiglie umbre. “L’esigenza di finanziare gli interventi dei privati cittadini per l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle loro abitazioni – hanno sottolineato Marini e Chianella – ha costituito una priorità condivisa con le altre Regioni e Province autonome sul territorio nazionale.
L’Umbria sin dall’inizio dell’operazione è stata la Regione capofila insieme alla Lombardia, per portare avanti questa esigenza diffusa nell’intero territorio nazionale. Tanto è vero che negli anni dal 2002 al 2016 grazie alla Legge regionale 19/2002, abbiamo addirittura anticipato fondi dal bilancio regionale, per una somma complessiva di oltre cinque milioni di euro, allo scopo di finanziare le domande pervenute ai Comuni”.
“Sebbene l’impegno della Regione non fosse risultato sufficiente a coprire tutte le richieste provenienti dai Comuni dell’Umbria, è servito comunque a mantenere vivo l’interesse e l’attenzione per l’attuazione di una Legge che non aveva più una copertura economica da parte dello Stato, ed ha costituito la base per ottenere il risultato odierno.
Dobbiamo dare atto e ringraziare il ministro Delrio – hanno concluso la presidente e l’assessore – che, per conto del Governo, ci ha consentito di raggiungere un risultato che, per quanto riguarda la nostra Regione, va aldilà delle aspettative e che, nei quattro anni, in base all’ultimo fabbisogno trasmesso dai Comuni a tutto il 31/3/2018, ci permetterà di finanziare le 2.120 domande presentate dai cittadini umbri, per i quali l’aspettativa di ricevere il contributo appare finalmente raggiunta. Infatti la somma di 11.080.020,06 euro che verrà assegnata dal Ministero, è sufficiente a coprire tutte le esigenze fino al 31 marzo dell’anno in corso”.
Il Decreto prevede, per l’Umbria, uno stanziamento di 1.231.000 euro riferita all’anno 2017, 3.693.000 per il 2018, 2.462.000 per il 2019 e 3.693.000 per l’anno 2020.