“Guido l’unica giunta comunale italiana che in due anni ha esaurito il programma di cinque anni. Le chiacchiere stanno a zero, i fatti parlano”. L’attenzione non poteva che essere catturata da questo post di Instagram del sindaco di Terni, Stefano Bandecchi. Ammirati da tale prodezza, abbiamo dunque deciso di andare a ripescare il programma politico, con il quale il presidente della Provincia si è presentato come candidato sindaco: documento firmato da Bandecchi il 14 aprile 2013. La premessa è che l’autostima e la convinzione nelle proprie capacità sono caratteristiche fondamentali per chi intenda fare politica, lo sviluppo è che spesso ci si può sopravvalutare, mentre le conclusioni le lasciamo ai lettori. Qualche anno fa, quando Bandecchi era presidente della Ternana e aveva deciso di buttarsi in politica, avevamo parlato di sindrome del Marchese del Grillo. In questo caso sembra più opportuno parlare di sindrome di Mandrake, o forse della ‘mandrakata’.
Partenariato pubblico-privato
Il programma parte, guarda caso, con la questione del partenariato tra pubblico e privato. Forse una vaga allusione al progetto stadio-clinica. Forse. Al momento il progetto non è stato ancora realizzato e ci troviamo, al momento, nel mezzo dell’iter burocratico-politico che potrebbe portare all’effettiva realizzazione del sogno di Bandecchi. Intanto bisogna trovare un acquirente per la Ternana Calcio che abbia voglia di realizzare anche il nuovo stadio, poi se ne riparlerà. Ovviamente questo non doveva essere l’unico progetto di partenariato, ma, almeno per ora, non sembrano esserci altri progetti di pari importanza.

Terni con 300mila abitanti
Il secondo punto del programma bandecchiano è quello relativo al “Progetto 300mila”, cioè la ripresa della visione dell’architetto Ridolfi che, negli anni ’60, aveva ipotizzato che Terni potesse arrivare a 300mila abitanti. Nel progetto sono inclusi: valorizzazione di San Valentino, completamento del teatro Verdi, istituzione del museo delle Armi e promozione della Cascata delle Marmore, Piediluco e della bassa Valnerina. Terni è la città di San Valentino e l’unica che non ha ancora capito come si possa sfruttare questa fortuna se non con capannine e capannoni da sagra di paese. Il teatro Verdi è ancora al palo, con beghe legate allo scontro tra polettiani e sostenitori del nuovo progetto con tanto di possibile perdita dei finanziamenti del PNRR. Il museo della Armi non c’è. La Cascata delle Marmore diciamo che viaggia da sola e il progetto dell’ascensore è stato dimenticato. Piediluco e la bassa Valnerina sono le stesse da anni, anzi. Piediluco è stata anche estromessa dalle competizioni di canottaggio che contano per i problemi al centro remiero D’Aloja. Dimenticavamo: Marmolandia ancora non esiste.
Trasformare Terni da città industriale e città a vocazione turistico-culturale
Bandecchi voleva trasformare la città di Terni da presidio delle acciaierie a città con vocazione turistico-culturale. A memoria non si ricorda una città più depressa e priva di vere iniziative culturali di quanto non sia ora. Il turismo è aumentato in alcuni ambiti, con la Cascata e Carsulae a fare da traino. La riqualificazione del fiume Nera non si vede. I brand e i pacchetti spot di San Valentino non hanno prodotto risultati apprezzabili. Degli altri non c’è invece traccia. Sulla ricettività Bandecchi si limita a scrivere: “Non esiste a Terni (città) o nei pressi della Cascata delle Marmore una struttura con SPA e centro benessere. Il livello della ricettività è medio/medio basso, non accettabile per un territorio che potrebbe fare del turismo un motore dell’economia. Pensare in grande e guardare al futuro è una prerogativa che non è mai stata il valore portante delle Amministrazioni Comunali ternane, incapaci di attrarre investitori del settore con progetti e investimenti a lungo termine”. Qualcuno ha avuto notizie in merito?
Sport
Nel programma di Bandecchi c’è ovviamente anche lo sport. Riqualificazione del camposcuola Casagrande, motodromo internazionale, moto expo, museo delle moto. Pileri se ne è praticamente andato e il progetto lo realizzerà in un’altra città. Unica cosa organizzata è il torneo internazionale di calcio. Bandecchi scrive nel programma che si interverrà “sugli impianti sportivi in uso a società dilettantistiche trasformando le convenzioni in concessioni/gestioni al fine di affidarne la manutenzione degli stessi e degli spazi verdi annessi”. Una delle criticità dello sport locale è stata proprio legata alla gestione e alla concessione degli impianti, nonché alla loro manutenzione. L’assessore allo sport della giunta Bandecchi, Marco Schenardi, ha poi recentemente sparato a zero sul nuovo PalaTerni. Sul camposcuola sembra inutile infierire, visto il ‘caso’ e il caos intorno al recupero della struttura.
Terni città sicura
Prima la vigilanza privata, poi i Bandecchi’s boys e le truppe bandecchiane con tanto di divise nostalgiche e le ronde cittadine. Niente ha funzionato anche per ammissione del vicesindaco Riccardo Corridore. Dalle polemiche con la Questura a quelle politiche per la giustizia fai da te, a Terni continuano risse, furti, episodi continui di violenza, vandalismo. Cittadini ed esercenti sono esasperati. Dal centro alla periferia. A proposito. Le periferie dovevano diventare il fiore all’occhiello della città. La desertificazione di queste aree è sotto gli occhi di tutti. Forse i politici passano troppo tempo a Palazzo Spada e poco per le strade di Terni. Anche Tiresia vedrebbe.
Salute e sanità
A parte il progetto stadio-clinica, la battaglia della sanità per Bandecchi è stata quella di ricattare sugli ospedali di Terni e Narni-Amelia: “O si fa prima quello di Terni o non si farà quello di Narni-Amelia”. Mentre a livello regionali si lavora per il rilancio della sanità pubblica, Bandecchi continua la sua personale guerra a comunisti e fascisti, perdendo di vista i bisogni della città e della comunità. I problemi strutturali della sanità ternana non sono stati né risolti né migliorati. Anzi.
Riorganizzazione della macchina comunale
Sicuramente questo è l’ambito in cui l’amministrazione ha inciso di più. Con decisioni più o meno condivisibili, il sindaco ha messo mano ai conti e ai bilanci dell’Ente. A sentire qualche dipendente, però, guai ad alzare la testa o a dire qualcosa.
Ambiente
La questione ambientale a Terni è uno dei problemi maggiormente sentito e partecipato da parte dei cittadini. Tuttoggi con l’inchiesta ‘caso Terni’ era riuscito a riportare all’attenzione della politica e dei media la questione di Prisciano nello specifico e quella dell’inquinamento che attanaglia la città in generale. Il rapporto con Arvedi-Ast, le minacce di ordinanze per bloccare la produzione, Bandecchi ha sposato personalmente, almeno all’inizio, la battaglia contro l’inquinamento. Con il tempo, soprattutto il vicesindaco Riccardo Corridore e l’assessore Sergio Cardinali, si è iniziato ad avere un rapporto teso con i comitati cittadini che vedevano immutata la situazione. Dopo i primi interventi clamorosi di Bandecchi, a questo punto verrebbe da pensare più a spot politico che di sostanza, si è ceduto il passo ad Arvedi-Ast che ha continuato a dettare tempi e leggi. Il tutto in attesa della prossima ‘mandrakata’.