Bancarotta fraudolenta aggravata, sequestro autocarri e misure cautelari per l'imprenditore

Bancarotta fraudolenta aggravata, sequestro autocarri e misure cautelari per l’imprenditore

Redazione

Bancarotta fraudolenta aggravata, sequestro autocarri e misure cautelari per l’imprenditore

Mer, 22/05/2024 - 11:25

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Per l'imprenditore la pena accessoria dell'inabilitazione all'esercizio e all'incapacità di esercitare uffici direttivi in aziende.

Misura cautelare interdittiva nei confronti di un imprenditore folignate già gravato da precedenti relativi a reati di bancarotta. I finanziarieri del Comando provinciale di Perugia, sotto la direzione della Procura di Spoleto, hanno svolto una articolata indagine in relazione all’apertura della liquidazione giudiziale (ex fallimento), dichiarata dal Tribunale di Spoleto nell’anno in corso, nei confronti di una società a responsabilità limitata, operante nella provincia, il cui amministratore risultava già precedentemente denunciato, dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Foligno, per plurime violazioni aggravate in materia di reati fallimentari.

Le indagini e l’indebitamento

Le indagini, eseguite dai militari della città della Quintana, hanno immediatamente permesso di acclarare
ulteriori condotte penalmente rilevanti di bancarotta fraudolenta aggravata. Infatti, oltre alla mancata consegna dei libri contabili obbligatori è stata accertata la sottrazione di beni mobili quali autocarri, rimanenze di magazzino e liquidità per un valore complessivo di circa 110 mila euro. È stata, inoltre, rilevata un’ingente esposizione debitoria della società nei confronti dei creditori pari ad oltre 250 mila euro, nonché l’iniziale irreperibilità dell’amministratore e la sua mancata collaborazione con il curatore.

Il sequestro degli autocarri

Al fine di rintracciare i documenti contabili, i beni sottratti e gli autocarri distratti, nella immediatezza dell’apertura della liquidazione giudiziale, sono state effettuate le perquisizioni locali dei luoghi nella disponibilità dell’amministratore pro-tempore, con il conseguente sequestro di documentazione utile alle indagini nascosta all’interno di un’autovettura, oltre che di apparati informatici il cui contenuto è ancora al vaglio degli inquirenti. L’autorità giudiziaria, condividendo pienamente la strategia investigativa, ha dapprima emesso un decreto di sequestro preventivo degli autocarri in questione e, successivamente, richiesto l’adozione di misure cautelari idonee a prevenire la reiterazione dei medesimi fatti.

Le misure cautelari

Il Giudice per le Indagini Preliminari, considerati i gravi indizi di colpevolezza e il concreto pericolo di
reiterazione del reato in materia di reati fallimentari, ha accolto la richiesta di misura cautelare interdittiva nei confronti dell’indagato disponendo la pena accessoria dell’inabilitazione all’esercizio e all’incapacità di esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa, disponendo nel contempo il sequestro preventivo dei due autocarri (già eseguito dai finanzieri).

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