Il risultato ufficiale del 2° turno, secondo Eligendo, dice 12.135 voti per il 50,6% di Zuccarini contro i 12.108 voti per il 49,94%.
Aggiornamento alle 18,06:
Aggiornamento alle 17,51– L’esultanza del neo-riconfermato Sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini
Aggiornamento alle 17,36- Questa la fotografia ufficiale del secondo scrutinio per l’elezione del sindaco a Foligno:
Aggiornamento alle 17,09- Stefano Zuccarini è riconfermato sindaco di Foligno con 27 voti di scarto sul contendente Mauro Masciotti, leader della coalizione di centrosinistra.
Il risultato ufficiale del 2° turno, secondo Eligendo, dice 12.135 voti per il 50,06% di Zuccarini contro i 12.108 voti per il 49,94%.
Aggiornamento alle 16,33 – Procede speditamente il conteggio dei voti nella cruciale competizione di Foligno. Non sfugge ai più come il risultato politico della città della Quintana sia determinante anche nella geopolitica regionale.
Al momento secondo i dati di Eligendo, il sistema di rilevazione nazionale del Ministero degli Interni, è testa a testa per pochissimi voti di differenza tra il sindaco uscente Zuccarini e lo sfidante Masciotti.
Al momento è avanti per soli 36 voti Stefano Zuccarini quando sono state scrutinate 52 sezioni su 55. Un vero arrivo al cardiopalma.
Secondo turno di elezioni amministrative nella città della Quintana. Sfida aperta tra il sindaco uscente, Stefano Zuccarini, alla guida di un largo schieramento di centrodestra e Mauro Masciotti, il candidato scelto dalla ‘coalizione progressista’, ovvero il centrosinistra allargato ai Cinque stelle.
Sfida aperta perché al primo turno i due si erano distanziati di poco più di 300 voti, di fronte ad un’affluenza in sensibile calo. Il primo turno del 2019 aveva infatti visto 31.271 votanti, mentre nel 2024 sono stati 28.175. In queste due settimane gli schieramenti si sono mobilitati per riportare a votare tutti, ma per andare proprio a pescare i duemila votanti che non si erano recati alle urne.
La terza rilevazione di ieri mostra un calo dell’affluenza, in linea alla media nazionale. Alle 23 di ieri avevano votato il 43,72 per cento degli aventi diritto, a differenza del 2019 quando alle urne, nella stessa rilevazione, erano andati il 52,76 per cento.