Replica del Comune di Terni alle accuse di Ater sulla presunta 'campagna di discredito'. Si procede alle ordinanze
“Le chiacchiere di ATER Umbria stanno a zero: la condizione di parte degli alloggi popolari, facciate e spazi pertinenziali, a partire dalle strade interne, è sotto gli occhi di tutti” – è la pronta replica del Comune di Terni alle dichiarazioni di Ater arrivate nella giornata di ieri, 31 gennaio, in merito agli interventi da effettuare sulle case popolari.
“Le mancate manutenzioni non trovano giustificazioni nel fatto che, in alcuni casi, si registrino comproprietà – incalza l’assessore Mascia Aniello – questi argomenti hanno il sapore di miseri alibi. Così come è un povero alibi, sopraggiunto peraltro in corsa, il voler attendere la convocazione della Regione, quando ATER aveva ufficialmente concordato la data dell’incontro in Comune”.
AP “Regione e caos Ater, pochi investimenti”
“Non solo – continua la nota dell’amministrazione comunale – Gli stessi numeri snocciolati da ATER nel suo comunicato dimostrano intanto come la Regione, negli ultimi cinque anni, dopo decenni di trascuratezza, abbia investito su Terni fondi propri modesti, per poco più di una decina di milioni di euro, cioè nulla rispetto al caos accumulato e nulla rispetto al contributo da parte di una città costituitiva dell’Ente regionale stesso, come Terni. Tuttavia la cosa più grave è che ATER abbia evitato di ricordare le quote puntuali della propria spesa: nessun cenno alle necessarie manutenzioni straordinarie da noi richieste per i vecchi complessi; ATER si è invece largamente dedicata all’acquisto di nuovi appartamenti, fatto taciuto nel comunicato, ma reso noto dalla Regione stessa nel servizio TGR del 23 gennaio scorso.
Quindi si prosegue sulla linea di sempre: facciate e aree pertinenziali dei vecchi complessi sempre più logore e impresentabili per dichiarata scelta politica della Regione a monte”.
Che fine ha fatto il superbonus?
“Inoltre, da ATER, non si è più sentito parlare di un solo euro di superbonus, probabilmente uno dei peggiori fallimenti dell’attuale gestione: eppure, nel febbraio 2021, ATER parlava di “occasione importante”. Poi, esattamente un anno dopo, ATER individuava il vantaggio in almeno “80 milioni di euro” di nuove risorse da investire. Ma dove sono finiti? Spoiler: da nessuna parte.
Per tutti questi motivi il Comune di Terni non perderà altro tempo in inutili chiacchiere o in confronti ‘graziosamente’ concessi”.
Via alle ordinanze
Il sindaco Bandecchi ha già avviato l’iter della prima ordinanza diretta ad ATER per riqualificare le aree di Via Brodolini, trascurate da sempre.
“Se ATER e Regione pensano, invece, che noi abbassiamo la testa – conclude la nota – se credono di poter dettare le regole a loro piacimento, se ritengono di proseguire nel dileggio, hanno fatto davvero i conti sbagliati: saranno costretti a muoversi per legge”.
