Ben 231 badanti irregolari o addirittura in nero sfruttati da una società attiva nell’assistenza per anziani e disabili. È quanto ha scoperto la Guardia di finanza di Spoleto, guidata dal capitano Lorenza Monetta, che alla fine ha emesso una maxi multa nei confronti dell’azienda in questione.
Secondo quanto appurato dai finanzieri spoletini, nel corso di 3 anni, la società in questione avrebbe impiegato ben 231 lavoratori irregolari o “in nero”. Una inchiesta che ha portato ad emettere una maxi multa.
Tariffe bassissime grazie a stipendi bassi alle badanti
La Finanza di Spoleto ha ricostruito che la società applicava ai clienti – famiglie con anziani o disabili – tariffe bassissime, possibili grazie all’elargizione alle “badanti” di stipendi ben al di sotto di quanto gli operatori del settore percepiscano normalmente, così da potere sbaragliare la concorrenza. Ai dipendenti venivano anche applicate ulteriori ritenute arbitrarie e, per completare il quadro, non venivano effettuati né i versamenti contributivi né quelli necessari per garantire le coperture assicurative contro gli infortuni sul lavoro. Il tutto applicando, ai servizi resi, un’aliquota Iva molto più bassa di quella normativamente prevista.
Titolare società denunciato
Al termine dell’attività, i finanzieri hanno accertato più di 2 milioni e mezzo di euro sottratti a tassazione e quasi 700 mila euro di Iva evasa. Il rappresentante legale della società, inoltre, è stato denunciato per i reati di omessa dichiarazione e mancato versamento di ritenute.
L’azione svolta dai finanzieri di Spoleto di recente abbraccia un ampio spettro dei compiti demandati alla Guardia di Finanza, come la tutela dei lavoratori e della leale concorrenza, elementi imprescindibili per il corretto andamento dell’attività d’impresa e, in questo caso, – evidenziano le stesse fiamme gialle – assume profili di rilevanza ancora maggiori, poiché diretta alla difesa delle persone che vivono in condizioni di difficoltà e disagio.
(foto di repertorio)