L’operazione “Libertà”, condotta dai Carabinieri di Viterbo, ha portato all’arresto di tre persone con l’accusa di sfruttamento della prostituzione, un uomo di 27 anni, la moglie di 25, e un 35enne. Secondo quanto ricostruito dai militari i 3 avrebbero gestito due appartamenti, uno nella Tuscia e uno a Terni, pubblicizzati per mezzo di annunci a luci rosse.
Secondo quanto accertato dalle indagini, nei due appartamenti avrebbero ‘lavorato’ ragazze rumene, alle quali veniva lasciato appena il 30% del ricavato dalle prestazioni sessuali. Al momento due sarebbero le ragazze di nazionalità rumena coinvolte nello sfruttamento della prostituzione, una delle quali minore e nipote della donna finita in manette. Altre ragazze, invece, erano già tornate in Romania e i militari non sono riusciti a rintracciarle. I due uomini sono stati arrestati nei due appartamenti di Terni e Viterbo, mentre la donna è stata intercettata al casello di Orte. Durante la perquisizione degli appartamenti è stata trovata una pistola a salve modificata per poter sparare proiettili, una pistola a piombini, una tirapugni e un manganello, armi che sarebbero servite in caso di qualche cliente molesto. I gip delle due città hanno convalidato i fermi per i due uomini, mentre la donna è stata trasferita nel carcere femminile di Civitavecchia.
Baby squillo, operazione anti prostituzione “Libertà” tra Terni e Viterbo
Zia obbliga la nipote minore a prostituirsi
Sab, 23/05/2015 - 20:46