Corrado Bellucci è il nuovo presidente dell’Avis provinciale di Terni. Succede a Dino Iannaccio, che ha guidato l'associazione provinciale negli ultimi otto anni ottenendo risultati lusinghieri dal punto di vista donazionale e organizzativo.
“Il compito del nuovo direttivo è impegnativo – dice il neo presidente, Bellucci – ma continuando sulla strada intrapresa negli scorsi anni il lavoro è sicuramente più agevole”.
L'attività delle donazioni di sangue svolta nel 2012 da Avis nella provincia di Terni si è conclusa a quota 7.122 prelievi (di cui 69 nelle Unità di Raccolta della Provincia di Perugia), con un saldo rispetto al 2011 di +354 unità, pari ad un incremento provinciale del +5,23%. A fronte di un fabbisogno annuo, rilevato dal Servizio Sanitario nella provincia di Terni, di 8.910 unità di sangue (+410 unità rispetto al 2011) sono state raccolte complessivamente 8.604 unità.
Per garantire le attività sanitarie nel loro complesso, sono state acquisite fuori provincia 585 unità di emazie e sangue intero. Nell’arco dell’anno, il servizio immuno-trasfusionale di Terni ha trasferito fuori provincia 10 unità di emazie e sangue intero.
“L’apporto di Avis alla raccolta di sangue – spiega il neo presidente provinciale – è stato pari al 79,16% del fabbisogno annuo e all’ 81,97% del prelevato. Sono stati più di seicento i nuovi donatori e attualmente Terni può contare su 5.492 donatori attivi e 122 Collaboratori portando a quota 5.614 i cittadini che hanno aderito alla missione di Avis. Come dimostrano i dati, il fabbisogno ematico nella provincia cresce ogni anno per cui non si riesce a far fronte alla richiesta di sangue con i nostri donatori”.
Il dato sui primi tre mesi del 2013 riporta ancora un segno positivo: 91 donazioni in più pari ad un +5,13 %. “Un dato in controtendenza rispetto al resto della regione dove prosegue il calo delle donazioni – commenta Corrado Bellucci – dovuto credo in parte anche alla riorganizzazione dei servizi e la nascita delle due nuove aziende sanitarie. Rimanendo l'autosufficienza regionale e nazionale l'obiettivo della nostra associazione, questo dato non ci fa certo piacere, ma ci impegneremo al massimo per mettere le Avis Comunali nelle migliori condizioni per raggiungere l'obiettivo della cura del malato”.