"Attenti a quei due", pastori tedeschi a spasso in autostrada | Salvati da Polstrada - Tuttoggi.info

“Attenti a quei due”, pastori tedeschi a spasso in autostrada | Salvati da Polstrada

Redazione

“Attenti a quei due”, pastori tedeschi a spasso in autostrada | Salvati da Polstrada

Ven, 30/04/2021 - 15:12

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La situazione di pericolo ha reso necessaria una vera e propria operazione in sicurezza in prossimità del casello; pattuglia opera come una safety car

Sembrerebbe il titolo della nota serie televisiva inglese in onda negli anni 70, ma si è trattato in realtà di un rocambolesco intervento sulla A1, i cui protagonisti sono due bellissimi pastori tedeschi che, ignari di costituire grave minaccia alla circolazione, se ne andavano trotterellando in autostrada alle prime luci dell’alba di alcuni giorni fa, rallentando pericolosamente il flusso veicolare con gli automobilisti che si sono impegnati per evitare peggio.

Polizia Stradale sul posto

Con fare cauto e professionale gli operatori della Polizia Stradale di Terni hanno cercato sin da subito di tranquillizzare le due bestiole, che per tutta risposta si allontanavano velocemente sulla corsia d’emergenza cercando di non farsi prendere, in direzione del casello Autostradale di Attigliano.

Cani messi in salvo

La situazione di pericolo ha reso necessaria una vera e propria operazione in sicurezza in prossimità del casello: la pattuglia operando come una safety car ha fatto da scudo tra i “pelosi” fuggitivi e le vetture che sopraggiungevano.

Sicurezza garantita

Anche grazie al coordinamento degli operatori della sala operativa del C.O.P.S. (Centro Operativo Polizia Stradale), in costante collegamento con il personale su strada è stato possibile mantenere e garantire la sicurezza nel tratto autostradale interessato che è senza dubbio ad altissima intensità di circolazione.  

Offerta di cibo determinante

Gli operatori della Polizia Stradale dopo qualche coraggiosa peripezia per mantenere lontano dalla strada i pastori tedeschi, che per altro non mostravano alcun “istinto collaborativo”, sono ricorsi all’astuzia e quando si dice “più che il dolor potè il digiuno”, sono riusciti ad avvicinarli e a tranquillizzarli con del cibo e a far sì che venissero affidati a personale competente, nel frattempo chiamato ad intervenire.

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