Stanno bene i due spoletini che risiedono per lavoro a Vienna, la capitale austriaca finita sotto l’attacco terroristico ieri sera e che deve purtroppo contare 4 vittime e 22 feriti di cui 6 in gravissime condizioni.
L’attacco principale si è registrato nei pressi della Sinagoga, nel 1° distretto di Vienna, a poche centinaia di metri da dove abitano due umbri (2° distretto) che ieri, stanchi per il lavoro, hanno deciso di rimanere a non uscire di casa.
Molti però erano usciti per le vie del centro, per quella che era l’ultima serata prima del lockdown imposto dalle autorità austriche a partire da oggi. Non è forse un caso che i terroristi abbiano proprio per questo anticipato l’attacco.
Eleonora e Alessandro vivono ormai da tempo nella capitale austriaca.
Lei funzionario delle Nazione Unite segue i Programmi ambientali; lui ingegnere di meccanica lavora presso una importante azienda di hi-tech.
Questa mattina hanno attivato la funzione di alert di Facebook (The Innere Stadt Terrorist Attack) per informare tutti i propri contatti che stavano bene.
“Stiamo bene, grazie” dice Eleonora al telefono con Tuttoggi “sembrerà strano ma abbiamo più informazioni di quello che è successo qui dall’Italia che dai media austriaci. Ieri sera è stato mio padre (gestisce un noto ristorante a Monteluco di Spoleto, n.d.r.) a chiamarci preoccupato per le notizie che circolavano sui telegiornali ma lo abbiamo subito tranquillizzato perché non ci eravamo mossi di casa. Abbiamo subito chiamato i familiari di Alessandro e poi i nostri amici che vivono a Vienna, per fortuna stanno tutti bene” continua Eleonora.
“In genere il 1° Distretto è preso di mira dai turisti, noi la sera, quando possiamo, frequentiamo il 7* distretto, quello più amato dai viennesi. Nessuno si sarebbe aspettato un attacco del genere, qui in Austria, rimasta finora indenne da questo tipo di terrorismo”.
Come state vivendo queste ore? “Devo dire che le aziende e gli uffici già stamani hanno autorizzato tanti lavoratori al telelavoro così da limitare al massimo gli spostamenti. In strada non si vede quasi nessuno, sappiamo che la polizia sta ricercando altri terroristi e ha invitato la popolazione a rimanere in casa. Il lockdown da questo punto di vista aiuterà la popolazione a rimanere in casa. Per il resto speriamo che prendano presto i terroristi e che questo incubo possa aver fine”.
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