Il consiglio comunale ha approvato con 18 voti a favore (consiglieri del centro-sinistra) e 3 voti contrari (Brizi, Fatale e Biscetti del Pdl) la presa d’atto del bilancio di previsione 2011 e del bilancio pluriennale 2011/2013 dell’Ati 4 Umbria che era stato illustrato dal sindaco Leopoldo Di Girolamo. Ancora una volta non sono mancate le polemiche con il Pdl che ha accusato la maggioranza di immobilismo e di essere ormai allo sbando. Il Pdl ha diffuso ieri una nota in cui si legge: “Solo per il nostro senso di responsabilità è stato possibile effettuare la votazione sulla presa d’atto del bilancio dell’Ati 4”. Lo dichiara in una propria nota il gruppo consiliare del Pdl. “Senza la nostra presenza – continuano i consiglieri del Popolo della Libertà – sarebbe infatti mancato il numero legale. Ciò testimonia, a nostro parere, che la maggioranza è ormai allo sbando, come si deduce dalle numerose assenze tra le sue fila su un atto e su una situazione che, a maggior ragione in presenza dei recenti accadimenti che stanno investendo la città, in particolare le gravi ombre sul futuro del polo chimico e dei lòavoratori, richiederebbero il rispetto dovuto”. “Rifletta il sindaco se è ancora in grado di garantire su simili temi vitali numeri adeguati e proposte univoche da parte della sua coalizione, o se, in caso contrario, non sia opportuno restituire la parola ai cittadini”.
“Per noi – concludono i consiglieri – una cosa è la lotta politica, il senso delle istituzioni e altro l'ostruzionismo fine a se stesso”.
Le polemiche continuano anche nella giornata di oggi, con un nuovo attacco al documento di bilancio Ati4 in cui, sempre secondo una nota congiunta di Udc, LB e Terni Oltre, non sarebbe stato inserito il debito verso l'Asm: “A decorrere dall’anno 2008 l’ASM – si legge nella nota – ha inserito nel suo Bilancio come posta attiva un credito nei confronti del Comune di Terni per un importo pari a Euro 2.620.826 come indennizzo per la perdita della concessione del servizio idrico (anticipata rispetto alla scadenza prevista) conseguente alla costituzione dell’ATO2 e all’affidamento del servizio idrico al SII”.
“L’inserimento nel bilancio dell’ASM del credito nei confronti del Comune di Terni è stato giustificato in virtù di una delibera del 2008 in cui la Giunta allora in carica stabiliva di «impegnarsi comunque ad indennizzare direttamente l’ASM di Terni» per l’importo complessivo dell’indennizzo, ma, nonostante ciò, il debito nei confronti dell’ASM non è mai stato inserito nei Bilanci del Comune di Terni: tre anni di “contabilità zoppa” in cui l’ASM presenta Bilanci con un credito il cui corrispondente debito nessun altro ente contabilizza! Un vero e proprio gioco di prestigio che ha consentito: a) all’ASM di chiudere i Bilanci in attivo e b) al Comune di Terni di non sforare il patto di stabilità e di procedere alla ricapitalizzazione dell’ASM, cosa che sarebbe stata impossibile a norma di legge se l’Azienda avesse avuto un Bilancio in perdita”.
“Una situazione di palese illegittimità che per anni abbiamo posto all’attenzione di tutti nell’attesa che il Sindaco, come aveva assicurato, risolvesse il problema”.
“Dopo l’assoluta inerzia di Raffaelli, Di Girolamo si è mosso: ha scritto alla Regione e ha chiesto un parere legale. Le risposte ottenute hanno portato alla Delibera di Giunta del Febbraio 2011, nella quale si stabilisce che il Comune non ha alcun debito nei confronti dell’ASM, che il soggetto obbligato è l’ATI4 (nel quale è oggi confluito l’ATO2) che il Sindaco si impegna a far saldare l’ASM”.
“Leggendo, però, il Bilancio Preventivo 2011 dell’ATI4 abbiamo appreso con sconcerto che in esso di tale debito nei confronti dell’ASM non v’è traccia”.
“Per questo rivolgiamo una domanda al sindaco e una alla sua maggioranza: dopo aver, in qualità di Sindaco della città, formalizzato in una delibera di Giunta che il famigerato debito verso l’ASM è in capo all’ATI4, come fa ad approvare, in qualità di Presidente dello stesso ATI, un Bilancio in cui tale debito non compare? Ha per caso uno sdoppiamento di personalità? Come può la maggioranza prendere atto in consiglio comunale di un Bilancio dell’ATI4 che è falso perché non corrisponde alla reale esposizione debitoria dell’Ente?”.
“Il pasticcio è servito: si continua infatti a fare il gioco delle tre carte invece di tutelare gli interessi dell’ASM e della città. Ma come fanno i Revisori Contabili dell’ASM a firmare quel Bilancio il cui credito risulta di fatto non riconosciuto né dal Comune né dall’ATI 4? E come fanno i Revisori del Comune, proprietario del 100% dell’ASM, ad approvare il relativo Bilancio, incamerando il dichiarato utile ASM che deriva però da un credito di oltre 2,5 milioni di euro misconosciuto da tutti?”
“Ogni farsa ha un limite – concludono i consiglieri dei tre gruppi – dopo aver atteso invano per anni il ripristino della legalità, invitando il Sindaco a una maggiore serietà, siamo costretti ad inviare alla Corte dei Conti un apposito esposto”.