Mentre gli operai sono in corteo per manifestare contro il fallimento della trattativa al tavolo Mise sul piano industriale Ast, nel pomeriggio è arrivata una nota del ministro allo Sviluppo Economico, Federica Guidi, nella quale chiarisce la sua versione dei fatti, leggiamola:
“Fin dall’inizio di questa lunga vicenda il governo si è adoperato per ottenere da AST l’irrobustimento delle prospettive industriali dello stabilimento di Terni rispetto al piano iniziale. Proprio grazie a questa azione del Governo il piano è profondamente cambiato: un piano di investimenti di 100 milioni di euro in 4 anni, 10 milioni per la ricerca e lo sviluppo, il trasferimento della linea di laminazione a freddo di Torino, il mantenimento dell’attuale capacità produttiva almeno ai livelli registrati negli ultimi tre anni e la riduzione al minimo del numero degli esuberi previsti dall’azienda. Il governo ha profuso ogni sforzo per monitorare da vicino e assistere azienda e sindacati nelle trattative di secondo livello, di loro stretta spettanza, come le stesse parti sociali avevano chiesto nell’accordo che avevano firmato il 4 settembre 2014 affinché il confronto si svolgesse al ministero dello Sviluppo economico. Dopo diversi incontri fra le parti senza alcun esito il Governo, sollecitato dalle parti, ha accompagnato progressivamente il tentativo negoziale cercando di agevolare il raggiungimento di un’intesa. In questo non è stato aiutato dalle rigidità manifestatesi che hanno contribuito a mantenere un clima molto difficile in termini di relazioni industriali tra le parti. Nonostante questo irrigidimento su alcuni aspetti della trattativa, il governo aveva progressivamente individuato i punti intorno ai quali si sarebbe potuta raggiungere un’intesa come era stato auspicato in occasione del primo intervento che aveva già portato al ritiro della procedura di mobilità avviata dall’azienda. Il governo ha ribadito anche in questa occasione che avrebbe messo in campo tutte le misure relative, tra l’altro, all’efficientamento dei costi energetici in grado, a legislazione vigente, di aiutare il raggiungimento di un accordo. Ancora ieri sera il governo, nel tentativo di proporre un accordo quadro che mediasse fra punti sui quali permanevano distanze fra le parti, ha richiamato le stesse ad un estremo sforzo di responsabilità finalizzato a proseguire la discussione in un clima meno conflittuale che l’esercizio di atti unilaterali, come avvenuto stamattina, avrebbe inevitabilmente reso molto più difficile. Il governo ribadisce la volontà di continuare ad offrire ogni sostegno affinché le parti raggiungano un accordo che garantisca lo stabilimento produttivo, lo sviluppo e l’occupazione dell’AST di Terni auspicando che l’avvio delle procedure di mobilità non vanifichi gli sforzi finora compiuti, per cercare una soluzione che salvaguardi il futuro di questo importante sito industriale”.