23.00 – “A causa dello sciopero, la fabbrica è in sofferenza, ma vogliamo salvare le acciaierie” – è quanto detto dall’ad Morselli nel vertice col Ministro Federica Guidi. Secondo indiscrezioni sembra che la Morselli sia disponibile a trattare sulla base di una produzione annua di un milione e duecento mila tonnellate di acciaio con l’impiego dei due forni. Sulla base di questi numeri il Ministro ha invitato l’ad Ast a presentare un nuovo piano industriale da valutare a un prossimo incontro fissato per martedì prossimo.
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21.30 – “Siamo in una situazione di stallo, o si sblocca o c’è il rischio di una rottura” – queste le parole del segretario nazionale Fiom, Rosario Rappa, “non abbiamo avuto rassicurazioni, siamo circa al piano del 17 luglio, le dichiarazioni di avanzamento non sono state suffragate dai numeri. In ogni caso – ha detto Rappa – non ci sono condizioni di molti avanzamenti, una cosa che puo’ succedere è evitare una rottura, ma siamo distanti”.
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Lo avevamo detto, l’ad Morselli tiene in scacco Terni e il Governo. Nonostante l’ottimismo sbandierato dalle istituzioni – “Siamo a un passo dalla soluzione”, aveva dichiarato nei giorni scorsi il sottosegretario Delrio – su una positiva risoluzione della vertenza Ast, nell’incontro di oggi, la dirigenza Thyssen ha fatto marcia indietro, presentando sul tavolo il vecchio piano industriale, quello del 17 luglio per intenderci, che doveva essere, invece, trasformato dal Governo in un salvagente.
Così come è, il piano industriale è invece una zavorra, che rischia di trascinare il polo siderurgico ternano nel mare fondo: 1 milione di tonnellate di acciaio in un anno e, a scadenza biennale, valutare la possibilità di tenere accesi due forni.
Mentre da Roma arrivano queste notizie, c’è un altro pesante bilancio sul fronte dell’ordine pubblico. Dopo gli ormai ‘celebri’ fatti di Roma infatti, in tarda serata, mentre i dipendenti di Ilserv tenevano bloccati i dirigenti nei loro uffici, ci sono stati attimi di tensione con le forze dell’ordine. Gli operai e il cordone che era intervenuto per calmare la situazione, sono entrati in contatto; 3 poliziotti e 2 carabinieri sono rimasti contusi.
Dopo le soliti riunioni a parte separate dunque, nulla è cambiato rispetto a quanto già si sapeva. L’ultima notizia è che il Ministro Federica Guidi sarebbe ora a un faccia con la Morselli.