Grande partecipazione a Sant’Anatolia di Narco (Pg) per la presentazione, sabato scorso nella Sala Campani dell’ex monastero di Santa Croce, del volume intitolato “I fratelli Campani: Vita e opere di tre inventori post-galileiani”, scritto dall’architetto e ricercatore umbro Anatolio Egidi, che costituisce il X volume della “Collana della Memoria”, primo della serie dedicata ai protagonisti della storia locale, edita dalla Associazione Amici di Spoleto. Alla presentazione, oltre all’autore e alla coordinatrice della “Collana della memoria” Liana Di Marco, ha partecipato anche il professor Giorgio Dragoni, ordinario di Storia della fisica presso l’Università degli Studi di Bologna.
Nel corso degli interventi è stato messo in luce il ruolo centrale che Matteo, Pier Tommaso e Giuseppe Campani, ebbero nel loro tempo per la loro attività di ricerca e sperimentazione in tutti i campi in cui si applicarono con frequenti contatti con astronomi e matematici del calibro di Gian Domenico Cassini e Christiaan Huygens.
I tre fratelli Campani erano nati nel corso della prima metà del XVII secolo a Castel San Felice, piccolo centro rurale nel Comune di Sant’Anatolia di Narco ma le loro vicende tecnico-scientifiche ebbero risvolti insospettabili nel mondo della ricerca e del progresso tecnologico post-galileiani: nell’arco di un ventennio, divennero leader incontrastati nel campo della fabbricazione di cannocchiali astronomici, microscopi e furono, tra l’altro, gli inventori dell’orologio notturno silenzioso. Alla redazione del libro hanno contribuito alcuni esponenti di prim’ordine del mondo accademico e del collezionismo privato. Tra questi lo stesso professor Giorgio Dragoni, Ordinario di Storia della Scienza presso l'Università degli Studi di Bologna e l'ingegnere Antonio Lenner, presidente di “Hora”, Associazione italiana cultori dell'Orologeria antica.