Tanti avvocati tifernati in fila al punto vaccinale, Vincenti (Tiferno Insieme) annuncia subito ordine del giorno "Non mi risulta che siano categoria a rischio". Pd "Gestione poco trasparente"
Giornata stranamente “affollata” questa mattina (domenica 21 marzo) al punto vaccinale di Trestina, dove diversi residenti hanno anche segnalato anomali assembramenti mai verificatisi prima d’ora in questa sede.
In fila davanti al Cva c’erano infatti numerosi avvocati tifernati, informati a mezzo pec nella tarda serata di ieri, dal proprio Ordine professionale, sulla possibilità di farsi inoculare le dosi avanzate – ben 110 – di vaccino anti Covid.
Vincenti “Avvocati non mi risulta siano categoria a rischio”
Assembramenti a parte la polemica viene sollevata dal consigliere di Tiferno Insieme Vittorio Vincenti che si è domandato “come mai gli avvocati siano di punto in bianco una categoria prioritaria al pari di insegnanti, operatori sanitari o anziani. Non risulta – ha aggiunto – che nel piano vaccinale Nazionale siano stati inseriti come categoria a rischio“.
Per Vincenti la lista di categorie a rischio sarebbe, a questo punto, molto più lunga, dagli ingegneri, architetti e geometri, “che stanno andando nelle case private a fare rilievi per il cosiddetto 110%“, fino agli idraulici, elettricisti ma anche autisti e cassieri dei supermercati, “tutti sempre a stretto contatto con la gente“
“Questo metodo di scelta su chi vaccinare non tiene conto a mio avviso delle reali esigenze e priorità di ordine sanitario e rischia di rivelarsi come una ingiustizia generale. La politica che decide e i dirigenti delle Asl devono spiegare con urgenza il perché di questa scelta, motivandola per rispetto del principio costituzionale di uguaglianza degli individui” conclude Vincenti annunciando un Ordine del Giorno in Consiglio comunale.
Pd “Allibiti da gestione poco trasparente”
“Restiamo allibiti dalla gestione opaca e poco trasparente delle dosi avanzate – fa sapere la segreteria del Partito Democratico tifernate – Con quale criterio e su quali basi scientifiche si è deciso di destinare tutte le dosi di vaccino esclusivamente ad un ordine professionale? Perché non a qualunque categoria di lavoratori essenziali, ai disabili o alle badanti dei nostri anziani?”
“Se abbiamo ben compreso le ormai evidenti lacune organizzative legate al piano vaccinale, la gestione delle dosi di vaccino avanzate non può essere lasciata all’improvvisazione perché nessuna dose può essere sprecata. Rinnoviamo quindi l’appello, ancora più forte oggi, all’Assessore Coletto a predisporre quanto prima una lista di sostituti che possa garantire il diritto alla salute e all’eguaglianza di tutti i cittadini“.