di Carlo Petrini (*)
Può succedere, facendo il Consigliere Comunale, di sentirsi a disagio quando un cittadino ti ferma per chiederti informazioni su provvedimenti che l’Amministrazione Comunale sta adottando e tu onestamente rispondi di non sapere nulla.
Proprio ieri, mentre passeggiavo con la mia famiglia godendomi la bella manifestazione di “Spoleto a Colori”, una mamma mi ha chiesto spiegazioni circa il destino dell’Asilo di San Giacomo ed io con grande imbarazzo ho dovuto ammettere di non essere informato. La mamma mi ha riferito che i genitori dell’Asilo di San Giacomo hanno partecipato nei giorni scorsi a un incontro pubblico. Sono stati quindi informati dei cambiamenti previsti per la gestione della struttura.
Ignaro anche dell’incontro ho chiesto chi era presente a rappresentare l’Amministrazione Comunale.
Con ulteriore meraviglia ho appreso che l’Amministrazione era rappresentata dai Dirigenti del Comune.
E’ inammissibile che a un incontro pubblico non ci sia né l’Assessore competente né Sindaco o il Vice Sindaco.
La Città è, di fatto, amministrata dai Dirigenti e non è certo questa la prima occasione di testimonianza. Accade ormai abitudinariamente a Spoleto che l’Amministrazione insegue le direttive Dirigenziali.
Ho poi dovuto spiegare alla Signora che il Consiglio Comunale non è mai messo a conoscenza quando l’amministrazione prende queste iniziative, al massimo siamo chiamati a ratificare le Delibere se occorre un passaggio in Consiglio. Altrimenti ci passa tutto tranquillamente sotto il naso.
La Signora alquanto stupita mi pone un’ulteriore quanto ovvia domanda; ma allora il Consiglio Comunale, cosa fà?
Ancora imbarazzato non posso che rispondere, in pratica poco o NULLA, ma non certo per colpa nostra.
E’ noto che i lavori del Consiglio Comunale siano alquanto ridotti, basta vedere le rare occasioni in cui il Consiglio Comunale è convocato. Basterebbe vedere quante mozioni sono in attesa di essere discusse. Questo ovviamente comporta la grande difficoltà di poter affrontare i tanti problemi della nostra Città.
Ora appreso cosa vorrebbe fare l’amministrazione dell’Asilo Nido di San Giacomo, seppur tardivamente, cercheremo di impedire che la struttura, ma soprattutto Genitori e Figli, siano vittime di una decisione affrettata e come al solito servita sul piatto senza che vi sia stata la giusta discussione. L’Assessore avrebbe dovuto almeno informare la commissione competente.
Abbiamo molte testimonianze positive circa la gestione pubblica dei Nidi a Spoleto. Una volta tanto che il Pubblico funzione meglio del Privato, il Comune che fa, taglia il servizio.
Cercheremo in ogni modo di impedire che ciò accada, nonostante le difficoltà di fare opposizione.
(*) Consigliere Comunale PDL