E’ finito in carcere l'”Arsenio Lupin” di Monteluce, così ribattezzato dalle forze dell’ordine per il suo ‘nutrito’ curriculum criminale. Specializzato in furti in abitazione, non ha smesso di colpire nei mesi di permanenza in Italia e, nello specifico, a Perugia. L’uomo, un cittadino 31enne di origine albanese, era stato notato nel capoluogo umbro dall’aprile 2015, proprio nel quartiere dell’ex policlinico,dove di aggirava clandestinamente.
Arrestato e rispedito in Albania con l’aereo per ben quattro volte e per altrettante volte rientrato in Paese passando dal Nord Italia clandestinamente per fare ritorno a Perugia, qualche giorno fa i carabinieri della Stazione di Perugia-Fortebraccio, coordinati dalla Compagnia e dal Comando Provinciale di Perugia, lo hanno spedito in carcere. L’arresto è stato frutto di una paziente attività investigativa che ha consentito di raccogliere valide prove che l’autorità Giudiziaria ha condiviso con un decreto di fermo del Pubblico Ministero.
L’ “Arsenio Lupin” di Monteluce, nonostante avesse l’obbligo di firma, di notte continuava a intrufolarsi negli appartamenti affittati agli studenti universitari, rubando borse, cellulari, banconote, portafogli. Non aveva fatto i conti però con i militari che ogni notte, con grande difficoltà, lo hanno pedinato. In due occasioni in cui aveva commesso dei furti, in particolare avvenuti alla fine di ottobre e a metà novembre, l’uomo è stato riconosciuto dalle ragazze che si erano svegliate mentre lui si aggirava tra le camere. Le ragazze dopo il furto avevano provveduto a contattare i carabinieri riconoscendo da un fascicolo fotografico mostratogli, senza ombra di dubbio, il 31enne.
Nel 2015 fu fermato propri dagli stessi carabinieri, che gli hanno messo le manette ai polsi, mentre alle 3 di notte si aggirava vestito di nero per il centro storico con alcuni strumenti per lo scasso nascosti sotto i vestiti. Non più tardi di 10 giorni fa alcuni residenti e commercianti del quartiere di Monteluce avevano tenuto un incontro con i vertici del Comando Provinciale dei Carabinieri di Prepo per segnale il disagio conseguente ai furti avvenuti in quella zona della città, stringendo un patto di collaborazione informativa con gli stessi militari nel segnalare situazioni sospette che potessero aiutare le indagini.
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