L'amministratore unico di Punto Zero ha contatto direttamente il 78enne cardiopatico, ricostruendo il suo caso: visita fatta con una seconda prenotazione, senza annullare la prima
E’ stato direttamente Giancarlo Bizzarri, l’amministratore unico di Punto Zero (la società che gestisce anche il Cup della sanità umbra), a telefonare al 78enne cardiopatico che lamentava di aver ricevuto un sms con l’appuntamento per un elettrocardiogramma due anni dopo la richiesta.
Dopo aver fatto verificare e ricostruire ai propri uffici lo storico di quella prenotazione, Bizzarri ha potuto rassicurare l’utente su quanto accaduto. Rilevando la mancata cancellazione di una richiesta ormai inutile, dato che la visita era stata fatta, attraverso il servizio pubblico, e nei tempi congrui alle sue condizioni di salute.
“In effetti – spiega il 78enne – mi è stato ricordato che ero stato io ad aver rifiutato di effettuare la visita in una struttura privata convenzionata. Ma quella prescrizione non era stata da me annullata. Ecco, mi fosse stato spiegato questo al Cup, non mi sarei sentito trattato come un numero. Devo ringraziare il responsabile di Punto Zero, che mi ha contattato personalmente per spiegarmi quanto accaduto. Una telefonata molto umana, oltre che professionale. Ero agitato e preoccupato, come molte persone non in salute. E mi scuso per i toni utilizzati con gli operatori”.
L’amministratore unico di Punto Zero conferma di aver parlato con l’utente: “Fortunatamente – spiega – non sono molti i casi in cui si lamentano prenotazioni anomale per pazienti con gravi patologie, nonostante ci troviamo a gestire 6 milioni di ricette l’anno. E quindi cerchiamo di dare direttamente una risposta agli utenti. Anche perché ci può aiutare a migliorare il servizio”.
Nel caso in questione, il paziente, a seguito della prescrizione del proprio medico, aveva ricevuto subito un appuntamento, in una struttura privata convenzionata, in tempi molto celeri. E l’aveva rifiutata. A seguito di una nuova prescrizione del medico ha potuto effettuare la visita, nel gennaio del 2022, in una struttura pubblica come da lui richiesto. Ma nel frattempo la prima prescrizione non è stata annullata e quindi è andata avanti, fino alla comunicazione di prenotazione arrivata per il prossimo 23 ottobre, due anni dopo la richiesta iniziale.
Come mai il sistema non ha rilevato una prescrizione con tempi così anomali? “In effetti – spiega Bizzarri – il sistema l’ha fatto, attraverso il meccanismo con il quale si chiede all’utente conferma della prestazione”. Ed è qui che, in assenza di risposte, la pratica è rimasta in sospeso.
“Siamo impegnati ad abbattere, anche dal punto di vista del meccanismo di prenotazione, le liste di attesa. E’ importante però – l’appello di Bizzarri – anche la collaborazione dei cittadini. Nel caso in questione – conclude – evidenziamo come l’utente non abbia avuto ritardi nella prestazione di cui aveva bisogno”.