Norcia, Alemanno, due dipendenti comunali e la titolare del Salicone rinviati a giudizio per gli appalti su mensa e trasporto post sisma
In 4 sono stati rinviati a giudizio per l’inchiesta sugli appalti per la mensa ed il trasporto ai terremotati dopo il sisma del 2016 a Norcia. Si tratta del sindaco (sospeso dopo la condanna in primo grado per un’altra vicenda giudiziaria) Nicola Alemanno, di due dipendenti del Comune di Norcia (Donatella Bucchi e Daniela Camelia) e della titolare della società Sporting hotel Salicone Anna Pizzichini. Il processo a loro carico davanti al tribunale di Spoleto si aprirà ad ottobre: sono accusati a vario titolo di falso (Alemanno, Bucchi e Camelia), frode nelle pubbliche forniture (le due funzionarie comunali e l’imprenditrice) e peculato (soltanto l’allora primo cittadino).
L’inchiesta era “esplosa” nel gennaio 2021 quando in un fascicolo per turbativa d’asta e abuso d’ufficio erano stati iscritti in 8. Le indagini avevano poi portato ad archiviare la posizione di metà delle persone coinvolte, tra cui il consigliere regionale Vincenzo Bianconi, ritenuto estraneo alle accuse così come altri suoi familiari ed un altro funzionario comunale. Anche i reati ipotizzati sono nel frattempo cambiati, ipotizzando appunto il falso, la frode in pubbliche forniture ed il peculato. Oggi (12 gennaio 2024) davanti al gup Federica Fortunati sono comparsi appunto in 4, tutti rinviati a giudizio: la prima udienza del processo è in programma il 3 ottobre.
Al centro dell’inchiesta ci sono gli appalti del servizio mensa per i terremotati presso i container collettivi di Norcia e frazioni che erano stati affidati nel 2017 (fino a metà 2019) alla società della famiglia Bianconi; pasti che – con un apposito pass che però non sarebbe stato adeguatamente regolamentato – venivano proposti a prezzo convenzionato anche a persone esterne.
Sotto la lente anche dei pasti di rappresentanza che il Comune di Norcia aveva assegnato alla Sporting hotel Salicone, dal 2014 in poi; gli atti di liquidazione erano stati firmati dall’allora sindaco Alemanno. Nel mirino anche l’affidamento diretto – in pieno periodo emergenziale – del trasporto scolastico all’Ati composta dalle società Sporting hotel Salicone e Umbria Autoservice dal 13 settembre 2017 al 31 dicembre 2017 per un importo di 33.450 euro. Secondo la Procura della Repubblica di Spoleto, Alemanno avrebbe attestato varie cose false in quegli atti; in primis le date dei documenti firmati antecedenti alle documentazioni necessarie che sono invece successive.
Ad ottobre, dunque, inizierà il processo (gli imputati sono difesi dagli avvocati Luisa Di Curzio, Valerio Pratillo Helmann, Diego Ruggieri e Giancarlo Viti) per .