Antenna Monte Santa Maria "capta" nuove polemiche | Caso finisce in Regione - Tuttoggi.info

Antenna Monte Santa Maria “capta” nuove polemiche | Caso finisce in Regione

Davide Baccarini

Antenna Monte Santa Maria “capta” nuove polemiche | Caso finisce in Regione

Sab, 07/10/2023 - 13:05

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La realizzazione di un impianto di telefonia mobile in località Ranzola al vaglio della Seconda commissione regionale "Non sappiamo ancora che apparati saranno montati" | Il sindaco "Parere Arpa verrà richiesto solo dopo installazione"

I dubbi e le polemiche relative alla realizzazione di un impianto di telefonia mobile in località Ranzola – Comune di Monte Santa Maria Tiberina – sono finite al centro della Seconda commissione regionale, dove sono stati ascoltati i diversi portatori d’interesse.

Introducendo l’audizione, il presidente Valerio Mancini ha espresso preoccupazione, chiedendo di poter approfondire bene la questione che riguarda l’installazione di un traliccio sul quale “non abbiamo conoscenza degli apparati che verranno sopra montati. Si tratta di un fatto che pone le amministrazioni di fronte a situazioni già decise da altri livelli istituzionali, mettendole ‘tra l’incudine e il martello’. In questi casi, invece, i cittadini devono essere ascoltati”.

La sindaca di Monte Santa Maria Letizia Michelini ha spiegato che si tratta di una infrastruttura consistente in apparati Fwa (Fixed Wireless Access) per facilitare l’accesso alla rete a banda ultra larga e ridurre il digital divide, aggiungendo come il progetto nazionale promosso dal Governo preveda l’installazione di queste infrastrutture in 500 siti in altrettanti Comuni italiani. “Il parere Arpa – ha osservato – verrà richiesto dopo l’installazione degli apparati. Il servizio viene definito ‘essenziale’ e quindi la normativa dà la possibilità agli operatori di individuare aree idonee per i servizi erogati. La ricerca delle aree viene fatta coinvolgendo i privati e quando la trattativa con uno di loro va a buon fine, arriva la richiesta di installazione dell’infrastruttura e quindi di autorizzazione”.

Federico Gori (coordinatore Anci piccoli Comuni) ha detto che si tratta di “un modus operandi di soggetti che avendo vinto bandi Pnrr ed avendo tempistiche ristrette vanno avanti come ‘rulli compressori’ guardando all’economicità del servizio. Conosco bene la vicenda perché l’ho già vissuta nel mio Comune di Montecchio. Le Società in questione bypassano l’interlocuzione con le pubbliche amministrazioni. L’Ente pubblico non viene interessato e quindi non conosce neanche le specifiche dell’impianto. Il problema è a livello nazionale e sarà sempre più frequente in aree di particolare pregio. Serve capire come aiutare gli enti locali perché oggi non sono nelle condizioni di fronteggiare questa tipologia di situazioni. Auspico interlocuzioni tecniche con la Regione per fronteggiare situazioni del genere”.

I rappresentanti dell’Arpa – Francesco Longhi e Stefano Ortica – hanno spiegato che a loro spetta valutare l’elemento emissivo: “Abbiamo già conoscenza – hanno detto – di altri apparati in zona. Ad oggi non sappiamo cosa verrà installato su questa ‘torre’ e neanche chi saranno i gestori degli apparati”.

L’intervento serve ad ospitare apparati previsti dal piano nazionale – ha specificato Graziano Antonielli dell’assessorato regionale – Si tratta di una tecnologia migliore rispetto alle precedenti. Il piano nazionale, con la fibra, ha raggiunto 72 dei 77 Comuni previsti. In Umbria sono state raggiunte 115mila abitazioni nei Comuni più piccoli. L’antenna in questione si inserisce in una tecnologia Fwa”.

Al termine dell’audizione, il presidente Mancini ha rimarcato il fatto che i cittadini sono sempre gli ultimi a sapere le cose e questo non rende onore agli amministratori pubblici. Reputo ingiusto lo strapotere di chi arriva e può fare ciò che vuole. Si tratta di una follia su cui il legislatore deve metter mano. Contro questa pirateria, come Commissione, procederemo alla predisposizione di una proposta di risoluzione. Auspico che questa tematica possa essere approfondita anche in sede di Conferenza Stato-Regioni”.

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