Da.Bac.
Anche per San Giustino si stringono i tempi e si avvicinano le urne. Da una parte, la segretaria del PD, Maria Inferrera, traccia il consuntivo del suo primo mese di attività e, dichiarandosi “soddisfatta del lavoro svolto fino ad oggi”, ribadsce la scelta di ricorrere alle primarie di coalizione, “per meglio comprendere e intercettare i bisogni ed i desideri della gente” che in questo modo “democratico” potranno così “contribuire alle scelte future”. L’Inferrera comunica anche che è stato approvato all’unanimità un documento di sintesi sull’amministrazione uscente, nel quale si dichiara che quest’ultima “lascia ai cittadini un bilancio in attivo e qualora il patto di stabilità fosse allentato, ci sarebbe la possibilità di fare investimenti su progetti importanti che attendono solo che il piccolo tesoretto accantonato con parsimonia, si possa utilizzare per migliorare la qualità della vita dei cittadini”.
Dall’altra parte il centro destra sangiustinese ha deciso diversamente. Non si faranno le primarie ma si dovrà decidere al più presto, con l’approvazione di tutti, “il nome” da fare per il nuovo candidato a sindaco. Salvo sorprese dell’ultim’ora, tra gli aspiranti più quotati, sono caldissimi i nomi di Veschi, Leonardi, Montalti e Belloni. Sarà in ogni caso una scelta ‘condivisa’ da tutti i partiti della coalizione, tanto che il centrodestra, potrebbe addirittura presentare una scheda elettorale senza simboli di partito. Una grande e innovativa lista civica, insomma, che andrebbe al di là di ogni campanilismo.