Si è chiusa con l’esecuzione, da parte della Finanza, di un’ordinanza di sgombero l’annosa vicenda dell’alloggio della ex custode del Tribunale di Spoleto occupato abusivamente da anni. Nell’appartamento, di proprietà del Comune di Spoleto, viveva una coppia che aveva presentato nel corso degli anni anche un ricorso al Tar (e poi al Consiglio di Stato) contro l’intimazione ad andarsene. Nonostante ciò i due erano rimasti a vivere all’interno del palazzo di giustizia di corso Mazzini presentando dei certificati medici che li tutelavano. Anche se – ricostruisce la Finanza – risultavano proprietari di un altro immobile in città.
Oltre allo sgombero la coppia è stata anche denunciata a piede libero per furto di energia elettrica e occupazione abusiva di immobile. Viene loro infatti anche contestato di essersi attaccati abusivamente alla rete elettrica del tribunale di Spoleto per non pagare la corrente. Per questo è stato disposto il sequestro dei contatori che alimentano l’appartamento.
Nei giorni scorsi il Comune di Spoleto aveva emesso un accertamento relativo all’indennità di occupazione senza titolo dell’alloggio pubblico pari a poco meno di 30mila euro, che considerano gli ultimi 10 anni, dal 2015 ad oggi. Oltre al provvedimento ablativo, come detto – su ordinanza del giudice del Tribunale di Spoleto – è stato altresì eseguito lo sgombero dell’immobile, ad opera dei militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Spoleto, con il supporto del personale delle altre Forze di polizia dei Reparti territoriali di Spoleto; nell’occasione, sono state adottate tutte le misure necessarie volte alla messa in sicurezza dell’appartamento.
La vicenda è annosa e risale a quasi 15 anni fa, quando l’alloggio era stato assegnato alla custode del palazzo di giustizia. Ma dal 2015 l’ex custode si era rifiutata di liberare l’appartamento, motivando nel corso degli anni il fatto con certificati medici e con i lavori in corso in un immobile di proprietà della coppia. Nonostante i ricorsi al tribunale amministrativo regionale persi ed una ordinanza di sgombero già nel 2019, i due erano rimasti a vivere all’interno del palazzo di giustizia. Fino ad ora, quando lo sgombero è stato eseguito forzatamente.