ALLO STUDIO WATTS DI SAN GEMINI LA MOSTRA "PUGILI" DI AFRANIO METELLI - Tuttoggi.info

ALLO STUDIO WATTS DI SAN GEMINI LA MOSTRA “PUGILI” DI AFRANIO METELLI

Redazione

ALLO STUDIO WATTS DI SAN GEMINI LA MOSTRA “PUGILI” DI AFRANIO METELLI

Dom, 14/03/2010 - 12:04

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di Franklin Watts (*)

Se ricordo bene, nel 2008 presso il magnifico Castello di Pissignano, risalente al XII secolo, durante una manifestazione curata dalla moglie Anna, ho conosciuto Afranio Metelli. La prima cosa che notai, la sua espressione, di persona vissuta in un periodo storico artistico importante, in maniera intensa: Afranio Metelli è persona pronta a trasmettere alle nuove generazioni la sua esperienza. Non poca cosa. Come affermano Giovanni Carandente e Bruno Toscano, nelle rispettive presentazioni dei cataloghi del 1998 (Afranio Metelli: opere 1935 – 1988) e del 2008 (Afranio Metelli. Opere 1947 – 2008). Afranio Metelli ha studiato all'Istituto d'Arte e all'Accademia di Belle Arti, entrambe di Perugia. Pur essendo stato allievo di Gerardo Dottori, lo definisco “autodidatta”. Va comunque detto che Giorgio Falcidia (Afranio Metelli: opere 1935 -1988), si domandi se sia inutile o fuori metro, evocare il fantasma sublime di Paul Klee. I maestri ideali che lo hanno ispirato: Sandro Botticelli, Benozzo Gozzoli, El Greco, Van Dyck e Velasquez, solo per citarne alcuni. Sono interessanti infatti i suoi lavori “d'après”. Caratteristica di Afranio Metelli è una certa naivetè, accompagnata ad un humour sornione. Afranio Metelli ha avuto un lungo tirocinio di ceramista a Gualdo Tadino in Provincia di Perugia e a Vallauris, in Costa Azzurra, dove conobbe Pablo Picasso. Alcune immagini si possono vedere nell'ottimo catalogo curato da Giovanni Carandente, in cui l'artista appare sulla spiaggia insieme a Picasso. Tornato in Italia alla fine degli anni '50, ha avuto una esperienza impegnativa a Roma, nel periodo della polemica “astratto – figurativo”, anni fervidi per l'Italia, dopo l'isolamento del ventennio fascista. Alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Giovanni Carandente Vice Direttore, la prima dama della critica d'arte italiana Palma Bucarelli era Direttrice dello stesso museo. Afranio Metelli frequentò allora brevemente l'Accademia Tedesca di Villa Massimo assieme ad un altro artista spoletino: Leoncillo. Bisogna dire che Afranio Metelli non ha vissuto il periodo dell'informale, ma ha preferito andare in giro per il mondo. La sua prima tappa oltre oceano è stata Città del Messico, dove lavorò al Museo Antropologico, “riprendendo” i lavori dei Maya e poi a New York, vivendo in prima persona l'esplosione della Pop Art. A ragion veduta, si può considerare Afranio Metelli un artista eclettico, il cui eclettismo è diventato una ragione del suo stile, basti pensare ai d'après, agli autoritratti, gli acquarelli, i pugilatori e le terrecotte. Nel suo peregrinare, Afranio Metelli ha sempre mantenuto la sua essenza spoletina: da Pissignano, divenuto figlio celebre di un umile artigiano di quel villaggio pur restando, come ci dice Bruno Toscano, appartato dalle scene artistiche, mettendocela tutta per farsi ignorare. Per fortuna non è stato così.

Mostra personale del pittore Afranio Metellititolo: “PUGILI”

a cura di: Franklin Watts

luogo: Studio Watts-Vicolo Gemine Astolfi 2-San Gemini (Terni)-tel: 329 048 29 43

email: franklin.watts@alice.it

inaugurazione. 27 Marzo ore 17.00

Dal 27 Marzo 2010 al 25 Aprile 2010

Sabato e Domenica 10.00 – 12.00 / 16.00 – 18.00

Durante la settimana per appuntamento

(*) Gallerista-critico


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