“La salute dei nostri figli è un valore assoluto che va tutelato in ogni modo (magari ripristinando il certificato di guarigione al rientro dopo una malattia) e pertanto mi aspetto che chi in prima battuta è coinvolto (Servizio sanitario e famiglie) si adoperi al meglio per questo fine. Ricevo ieri l’altro 27 luglio, sconcertato, una telefonata dalla scuola elementare di mia figlia. Vengo invitato, a seguito del caso di TBC verificatosi nella scuola il 23 giugno, a far effettuare il test Mantoux (test con cui si verifica se si è venuti a contatto col germe responsabile della TBC) il giorno 4 agosto (sono convocato dalla scuola con una settimana di preavviso ad agosto!!!!!!!). Lo sconcerto nasce da due ordini di motivazioni:
– Se il test fa parte di uno screening a cerchi concentrici sulla popolazione più vicina e poi progressivamente più lontana al caso conclamato non era forse programmabile con congruo anticipo consentendo alle famiglie di organizzarsi? Se si era certi che già dal 23 giugno questo sarebbe stato il protocollo non sarebbe stato utile informare tutti i genitori in maniera trasparente evitando di creare a distanza di più di un mese allarmismo e pretendendo che le famiglie ad agosto riprogrammino le ferie? Hanno i nostri figli il diritto di essere tutelati o sono solamente un inciampo burocratico all’assolvimento di qualche pratica (“Si chiede pertanto la massima collaborazione nell’aderire alla 2a fase di controllo e nel rispettare i giorni e gli orari che vi saranno comunicati dalla scuola” è la frase emblematica con cui si chiude il messaggio via mail del 23 luglio alla scuola con preghiera di comunicarlo alle famiglie dei bambini frequentanti il tempo pieno) (sic!);
– Quantomeno irrituale se non bizzarro è che le convocazioni siano effettuate dalla scuola e non dalla Asl e per iscritto. Il personale della scuola sempre molto cortese e disponibile si deve prestare a questa surroga dell’Asl a quale titolo? E quale tipo di valore ha una convocazione telefonica della scuola? Siamo nella fase dell’improvvisazione, del non saper organizzare/programmare per tempo o del “siamo in un periodo di ferie ed il personale non è sufficiente”?
Avvilito per quella che agli occhi di persona profana ma col buon senso del padre di famiglia appare inconcepibile e pronto a qualsiasi confronto in qualsiasi sede. Con amarezza, Alessandro Morelli“