di Claudio Bianchini

Come vengono utilizzati a Foligno i fondi dell’8 x 1000 destinati alla Chiesa Cattolica? E ancora, quanti sono i proventi che finiscono nelle casse della Diocesi? Siamo andati ‘a fare le pulci’ ai bilanci diocesani ed abbiamo scoperto interessanti capitoli di spesa. I dati fanno riferimento al periodo che va dal I aprile del 2011 al 31 marzo 2012: sono stati assegnati alla città della Quintana, qualcosa come 709.574,57 euro, circa mezzo miliardo e mezzo delle vecchie lire. Il bilancio viene però scorporato in due capitoli: il primo destinato alle esigenze del culto e della pastorale – per le quali vengono stanziati 437.062,90 euro – ed una seconda parte – legata agli interventi caritativi – vede assegnati fondi per 272.511,67 euro. La fetta più consistente è utilizzata per le attività della Caritas, che grazie ai proventi dell’8×1000 potrà contare sul fondamentale apporto di 120mila euro. Uno sforzo importante, considerato ormai fondamentale per tantissime famiglie del territorio in seria difficoltà economico sociale. Da segnalare inoltre lo stanziamento di 99.954,58 euro per la ristrutturazione della “Casa di Accoglienza” a seguito del sisma del 1997. Tra i capitoli più importanti troviamo quello per la gestione della Curia Diocesana, che ammonta a 45.715,87 euro e le relative spese per dipendenti e collaboratori, ovvero 70mila euro. Tra le curiosità, gli 8.376 euro di emolumenti dovuti al Vescovo Diocesano ed altri 9.180 ai Vescovi Emeriti, oltre ad 8.060 per l’addetto all’Ufficio Ricostruzione. Notevole lo sforzo della Diocesi di Foligno per il settore della comunicazione: punte di diamante dell’informazione cattolica locale restano la Gazzetta di Foligno e Radio Gente Umbra. Alle due testate sono destinati 15mila euro ciascuna. Non mancano gli investimenti sul fronte culturale, come i 10mila euro della Biblioteca Jacobilli ed i 15mila per la gestione del Museo Diocesano. Nel rendiconto viene indicata anche la spesa di 310 euro per un addetto alla catalogazione dei beni artistici. Al Coro di Santa Cecilia – nel capitolo ‘Esercizio e cura della anime’ – sono destinati 3mila euro, 2mila all’Azione Cattolica e 3.500 alla Pastorale della Famiglia. La Diocesi dispone inoltre di un rilevante patrimonio immobiliare: grazie ai fondi dell’8×1000 si assicurano interventi per 50mila euro sui nuovi complessi parrocchiali (via del Roccolo, cosidetta ‘Chiesa di Fuksas’) mentre altri 30mila sono a disposizione per la “conservazione ed il restauro di edifici di culto già esistenti o di altri beni ecclesiastici”. Nel quadro degli interventi caritativi, spiccano 10mila euro in favore di extracomunitari e ben 15mila a favore dei tossicodipendenti, con altri 10mila per ‘altri bisognosi’. Allo storico Istituto San Carlo spettano 5mila euro, altri 3mila per la consulta pastorale giovanile. Alle missioni sono destinati 2mila euro, per il gemellaggio con la Diocesi di Makeni ne occorrono 3mila. Il bilancio integrale è consultabile sulla “Gazzetta di Foligno” dov’è riportato per assicurare la massima trasparenza e garantire informazioni dettagliate.