“Questa casa non è un albergo”, o meglio, questo albergo non è una casa. Lo slogan che tanti genitori usano per ammonire i propri figli è stato utilizzato, ma al contrario, da una pattuglia della Polizia di Terni. Ieri gli agenti passando davanti a un albergo cittadino, chiuso già da tempo, hanno notato che la porta d’ingresso era aperta, come la recinzione metallica esterna. I poliziotti hanno effettuato un sopralluogo ed hanno trovato tre persone, un uomo ed una coppia con un cane, tutti italiani, che si erano stabiliti nella struttura, ancora ammobiliata. L’uomo, un senzatetto originario della provincia di Viterbo, di 58 anni, con problemi di alcolismo, ha detto agli agenti essersi stabilito nell’ex albergo da qualche giorno, non sapendo dove andare.
Stesse motivazioni anche per una coppia, trovata dagli agenti in un’altra stanza: un 45enne di Ferentillo con la sua compagna coetanea, originaria di Roma, che hanno detto di essere disoccupati e nullatenenti.
I tre “ospiti” son stati invitati a raccogliere i loro effetti personali e una volta in questura sono stati denunciati per invasione di terreni o edifici. Dal controllo in banca dati è emerso che la donna era già stata allontanata da Terni con Foglio di Via Obbligatorio ad agosto 2015 e non avrebbe dovuto far ritorno a Terni per tre anni, è stata perciò denunciata anche per la violazione della misura.
Sempre nella giornata di ieri una pattuglia ha sorpreso a dormire su una panchina in Largo Don Minzoni un senegalese di 27 anni già espulso da Pordenone nel 2014 e più recentemente da Cosenza a causa di numerosi precedenti commessi anche sotto generalità diverse. L’uomo ha una lunga fila di precedenti in varie zone d’Italia: è stato arrestato a Orbetello per furto con destrezza, a Civitavecchia per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale, denunciato per lesioni personali a Viterbo. Nel 2011 e nel 2012 aveva presentato domanda di asilo, domanda rigettata tutte e due le volte. E’ stato portato in questura dove è stato denunciato e nuovamente espulso.