Sabato e domenica prossimi Norcia sarà invasa da oltre seicento atleti di Ju Jitsu che, come rondini festose, animeranno le sue vie medievali con il loro garrire fatto dei dialetti di tutta Italia. Sì, perché proprio nella città di San Benedetto si terrà la 24ma Coppa Italia dedicata a quest’arte marziale, una grande manifestazione sportiva che si è dimostrata nel tempo unica ed inattaccabile da qualsiasi tentativo di plagio. L’evento, promosso dal Centro Salute Livio con il patrocinio del Comune di Norcia, si terrà presso il palazzetto dello Sporting Hotel Salicone, dove 20 tra i migliori insegnanti in circolazione, capitanati dal Maestro Giacomo Spartaco Bertoletti, 9° Dan Presidente Mondiale WJJF, daranno vita ad uno Stage internazionale multistile che poche manifestazioni in Italia possono vantare. “Siamo orgogliosi di ospitare a Norcia questa rassegna – afferma l’assessore al turismo Adriano Di Stefano – che pone la nostra città al centro dell’attenzione nazionale, riaffermando la nostra identità di comunità capace di garantire ricettività e sostegno tecnico all’organizzazione, nonché entusiasmo, calore e passione agli atleti in gara. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla sua messa a punto”. E in attesa delle nozze d’argento di Norcia con questa iniziativa, il maestro Livio Cesare Proia ricorda come e nata e come è cresciuta negli anni. “Tutto nacque – illustra – dall’ardita scommessa dell’indimenticabile Maestro Vairo Bacaro che volle provare a trasmettere le sue conoscenze ed il suo amore per l’arte marziale del Ju Jitsu ad un gruppo di bambini di Norcia. Questi, che fino ad allora avevano persino ignorato l’esistenza di questa antica pratica giapponese, si sono dimostrati nel tempo il campo fertile dove il seme ben piantato e magistralmente aiutato a crescere da quel qualcosa in più che soltanto Vairo aveva, è prolificato, ha posto solide radici anche in palestre di altre regioni e continua a dare frutti rigogliosi. In 24 anni – prosegue Proia – una lunghissima cintura di kimono di tutti i colori, dal bianco di quelle indossate da timidi principianti al nero di quelle che certificano i sacrifici e le esperienze di combattenti ormai provetti, si è srotolata per tutta Italia: da Cuneo a Palermo, da Desenzano a Pontecagnano, passando per Rieti e Fermo, stringendo Norcia, con un indissolubile nodo, a tutte le palestre d’Italia che amano il Ju Jitsu. E mi riferisco al vero Ju Jitsu – precisa – quello che fa dell’amore per le tecniche il suo lievito vitale, quello del sudore atletico e delle lacrime per gli amici persi durante il viaggio in questo stretto sentiero che è il mondo, il cemento che unisce per sempre coloro che considerano questa disciplina non solo un’arte marziale ma uno stile di vita”. A detta degli organizzatori, quindi, anche quella di quest’anno sarà un’edizione indimenticabile. Oltre all’ottima organizzazione, non mancheranno altri ingredienti: la contentezza di esserci, la voglia di dimostrare quanto si è imparato, la forza per riconoscere e superare i propri limiti, la gioia per una vittoria, la soddisfazione per aver dato il meglio di sé anche se l’avversario è stato più bravo. Spetterà a ogni atleta che indosserà il kimono e salirà sui tappeti tirare fuori queste emozioni e competenze dal proprio bagaglio psicofisico e tecnico.