Si svolgerà sabato 1° aprile, per l’intera giornata a Palazzo Trinci, la giornata di studi dal titolo “Foligno dalla preistoria al medioevo. Nuovi scavi e ricerche”, promossa dall’associazione Amici dell’Abbazia di Sassovivo Onlus e dall’Archeoclub di Foligno, con il patrocinio del Comune di Foligno e della Diocesi di Foligno.
“E’ un appuntamento importante e di approfondimento – ha detto Rita Barbetti, vicesindaco, con delega alla cultura – sull’origine della nostra città”.
Roberta Taddei, presidente dell’associazione Amici dell’Abbazia di Sassovivo Onlus, ha annunciato che “verranno presentati rilevanti dati inediti sulla storia e sulla topografia della città di Foligno”. Lucia Bertoglio, presidente dell’Archeoclub Foligno, ha evidenziato che “spesso solo gli scavi frammentari che raccontano il vissuto degli insediamenti”.
La sessione della mattina – presieduta da Francesco Marcatilli, dell’Università degli Studi di Perugia – prevede, tra l’altro, gli interventi di Laura d’Erme e Matelda Albanesi che verteranno sui ritrovamenti occorsi durante la realizzazione della Variante Nord e metteranno in luce le importanti scoperte relative all’unico sito di età preistorica archeologicamente indagato nella valle Topina e alla necropoli di età arcaica, all’interno della quale spiccano una sepoltura a tumulo ed un nucleo di deposizioni neonatali. Laura Ponzi Bonomi si soffermerà sulle sepolture individuate negli anni ‘70 del Novecento in via Po, e sui recenti ritrovamenti di via Trasimeno, appartenenti ad un insediativo. Maria Romana Picuti illustrerà i risultati degli scavi condotti nel 2014 nell’ambito del “Progetto archeologia” – promosso dalla Soprintendenza Archeologica dell’Umbria e dal liceo Frezzi di Foligno in località Nocette di Pale – che hanno portato alla scoperta di un edificio sacro a doppia cella, mentre Luigi Sensi affronterà le problematiche relative alla topografia di Fulginia sulla base dei ritrovamenti archeologici nell’area. Rosalba Antonini infine, partendo da una panoramica sul contesto storico, culturale e linguistico in cui si situa la ricerca etimologica sul nome dato alla Foligno Romana (Fulginia), argomenterà i possibili indirizzi di interpretazione.
La sessione del pomeriggio – presieduta da Ottavio Bucarelli, della Pontificia Università Gregoriana – si aprirà con il contributo di Paola Guerrini, che intende presentare lo stato della questione circa la localizzazione della Fulginia romana ed il conseguente rapporto con la Foligno medievale. Alle vicende della Foligno medievale sarà dedicato l’intervento di Guglielmo Villa, che proporrà alcune osservazioni condotte sulla base di evidenze materiali e dati documentari sulle fasi di sviluppo del centro, sulle sue principali componenti morfologiche e strutturali e sul loro inquadramento nella coeva cultura urbanistica europea. Matelda Albanesi e Maria Romana Picuti illustreranno anche i principali ritrovamenti di età medievale effettuati nel corso dei lavori del Piano Integrato di Recupero nel centro storico di Foligno tra il 2007 e il 2013. L’intervento di Eleonora Scopinaro si baserà, invece, sull’analisi e sul confronto tipologico degli apparecchi murari presenti nella città di Foligno e nell’area umbro-marchigiana, grazie ai quali è stato possibile riconoscere le diverse fasi di trasformazione, in epoca tardo antica e medievale, delle tecniche costruttive locali, che sembrano essere state basate su metodologie di posa in opera di influsso romano.
La giornata di studi si concluderà con la comunicazione di Lia Barelli, Simona Benedetti, Maddalena Paolillo, Priscilla Paolini, Guglielmo Villa a proposito della ricerca denominata “Foligno medievale”, a cui è stato recentemente concesso un finanziamento dall’Università di Roma Sapienza, volta all’acquisizione e sistematizzazione di dati sulle fasi medievali di Foligno mediante l’uso di tecnologie all’avanguardia.