L'Aiace di Sofocle, "l'eroe smisurato e inflessibile", al Teatro Romano di Carsulae giovedì 28 luglio.
Giovedì 28 luglio, alle ore 21.00, il Teatro Romano di Carsulae ospiterà l’Aiace di Sofocle diretto da Sergio Maifredi.
Lo spettacolo si configura come il primo capitolo di una nuova trilogia che il regista dedicherà al personaggio di Ulisse nella tragedia classica.
L'”Ulisse teatrale”
Nell’antica Grecia, oltre all’Odisseo di Omero, esisteva anche un “Ulisse teatrale”. È l’Odisseo protagonista di alcuni drammi superstiti di Sofocle ed Euripide, come “Aiace”, “Filottete” ed “Ecuba”. Queste tragedie hanno in comune il personaggio di Odisseo e l’ambientazione: una spiaggia, quasi una terra desolata, un deserto beckettiano, dove si stagliano solo i corpi degli attori e rivive, in scena, il mito dell’uomo dal multiforme ingegno. Dopo aver lavorato per oltre dieci anni sull’Odissea, Sergio Maifredi porterà in scena le tragedie Odissiache: Aiace (nel 2022), Filottete (nel 2023), Ecuba (nel 2024).
Maifredi: “Aiace, un eroe smisurato e inflessibile”
“Lessi per la prima volta ‘Aiace’ in quinta ginnasio, nella traduzione di Umberto Albini”, racconta Sergio Maifredi. “Partii per la Grecia portandolo nello zaino. Un eroe smisurato e inflessibile. Come la giovinezza. Poi per quaranta anni è rimasto lì, come un eroe sempre più distante da me. Ora lo ritrovo, guardandolo dalla prospettiva di Odisseo: della maturità che sconfina con la vecchiaia o, se vogliamo essere ottimisti, con la saggezza. Odisseo sa curare, seppur post mortem, il gigantesco furore di Aiace, sa trovare una via di uscita al conflitto che aveva dato scacco matto all’eroe. Odisseo è l’eroe moderno. Forse un anti eroe, che davvero ambisce al suo destino di essere finalmente nessuno”.
Da guerriero valoroso a eroe folle, vittima della dea Atena
La tragedia nasce dalla famosa disputa sulle armi di Achille: Ulisse sarebbe riuscito a ottenere, tramite la sua abilità retorica, le armi di Achille morto, che dovevano, però, andare ad Aiace, il più valoroso tra gli Achei. Aiace non accetta questa decisione e medita vendetta. Di notte si avvicina alla tenda dei capi Achei con l’intento di ucciderli. La dea Atena, tuttavia, tesse per lui un inganno. Aiace, così, si avventerà contro pecore e buoi, facendone strazio. Al mattino si renderà conto del ridicolo in cui è precipitato. Deciderà, quindi, di uccidersi.
Attori
Tre attori per coprire tutti i ruoli; uno per la voce del coro. Tutti i personaggi sono interpretati da Corrado d’Elia, Alberto Giusta, Andrea Nicolini e Marco Rivolta, diretti da Sergio Maifredi. I doppi, i tripli ruoli degli interpreti mettono in luce i cortocircuiti tra i personaggi: Teucro è anche Aiace; i due eroi fratelli sono indissolubili, sovrapponibili. Come lo sono Agamennone e Menelao. Odisseo ha la stessa voce, lo stesso volto di Tecmessa, la donna di Aiace. Odia Aiace ma è capace di compassione per Aiace, come Tecmessa.
Musiche
Le musiche originali, composte da Mario Incudine con la collaborazione di Antonio Vasta, ed eseguite dal vivo da Giorgio Rizzo, sono il vero e proprio coro di questa tragedia essenziale. Domenico Franchi, scenografo e costumista, ha sospeso la tragedia in un tempo presente, in cui ognuno può cercare il senso di una storia d’armi, onore, giustizia e memoria, temi presenti in ogni battaglia. Il nuovo spettacolo di Teatro Pubblico Ligure è prodotto per STAR – Sistema Teatri Antichi Romani, un progetto realizzato da TPL con la Direzione Regionale Musei Liguria. La messa in scena si avvale della collaborazione di due celebri grecisti italiani: Giorgio Ieranò e Maria Grazia Ciani.