Aggiornamento alle 22.30 – Era stato allestito in una frazione ai margini del territorio comunale il piccolo call center fantasma di recupero crediti al centro dell’inchiesta penale che ha coinvolto una donna di 47 anni. La spoletina, piuttosto conosciuta in città, aveva aperto qualche anno fa l’azienda in una zona centrale, salvo poi spostarla in periferia. E decidere, secondo quanto accertato dalla Finanza, smesso di presentare la dichiarazione dei redditi e pagare le tasse. Qui aveva, secondo le accuse, anche 4 dipendenti in nero.
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Aveva un’agenzia di recupero crediti ma non presentava dichiarazioni né versava imposte: per questo la responsabile, una 47enne, è stata denunciata dalla Guardia di finanza di Spoleto, che ha ricostruito un giro d’affari da 1 milione e 182mila euro.
L’operazione delle fiamme gialle spoletine è stata complessa e articolata ed ha riguardato appunto la titolare di una locale agenzia di recupero crediti, che non presentava dichiarazioni e non versava imposte da ormai 5 anni. Con una meticolosa attività di verifica, attraverso l’incrocio degli elementi reperiti nelle banche dati a disposizione del Corpo ed anche mediante l’attivazione di controlli incrociati su tutto il territorio nazionale, i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Spoleto, guidati dal capitano Lisa Nicolosi, sono riusciti a scoprire le centinaia di migliaia di euro occultate al Fisco dalla responsabile della citata agenzia, di anni 47, risultata evasore totale. Nell’ambito dell’intervento sono stati individuati anche quattro lavoratori in nero addetti al call center dell’agenzia.
Al termine delle operazioni, le Fiamme Gialle hanno denunciato la titolare dell’agenzia alla locale Autorità Giudiziaria, per violazioni alla normativa antiriciclaggio, alla normativa penale in materia di imposta dirette e sul valore aggiunto per omessa presentazione della dichiarazione IVA 2013 ed occultamento o distruzione di documenti contabili.
L’Autorità Giudiziaria, condividendo il quadro accusatorio prospettato e considerando idonee le fonti di prova fornite, ha disposto il sequestro per equivalente dei beni nella disponibilità dell’indagata, a garanzia di quanto dovuto a titolo di imposta. In ottemperanza al provvedimento, i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Spoleto hanno sequestrato un immobile – porzione di una bifamiliare, risultato nella disponibilità dell’indagata.
L’operazione di servizio appena ultimata dalle Fiamme Gialle spoletine si inserisce nel costante contrasto ad ogni forma di illecito che costituisce una linea d’azione fondamentale nell’ambito delle funzioni di polizia economico-finanziaria del Corpo, non solo per i profili strettamente connessi al recupero dei tributi sottratti all’Erario, ma anche perché consente di arginare la diffusione dell’illegalità nel sistema economico, a tutela delle imprese che operano nella piena e completa osservanza delle leggi.