Quando la Volante è arrivata, la sera tardi del 1 ottobre, ha trovato i genitori che si picchiavano e si insultavano: il padre completamente nudo colpiva la madre che reagiva ai colpi con la bimba in braccio che piangeva terrorizzata; la bambina, poco più di due anni, si è tuffata nelle braccia degli agenti e tranquillizzatasi si è messa a giocare con alcuni di loro. L’intervento del 113 era stato richiesto proprio dalla madre che impaurita e piangente aveva detto al centralino del numero per le emergenze che il compagno stava picchiando lei e la figlia. Quando gli agenti sono arrivati hanno trovato una casa maleodorante, in disordine e senza corrente elettrica, ed entrambi i genitori visibilmente ubriachi.
Dai successivi accertamenti è risultato che il padre, un ternano di 42 anni disoccupato, è tossicodipendente ed è stato condannato in passato per furto; la madre, 38 anni anche lei ternana e con un lavoro come cameriera, è un alcolista e già condannata per porto illegale di arma e per rapina.
Anche nel marzo scorso una pattuglia della Volante era intervenuta per sedare una violenta lite tra la coppia e anche se la bambina in quell’occasione era risultata tranquilla, considerato il gran disordine in cui versava la casa e le numerose bottiglie di birra rotte sparse sul pavimento, l’Ufficio Minori della Questura aveva immediatamente inviato una segnalazione al Tribunale per i Minorenni dell’Umbria e ai Servizi Sociali del Comune. A settembre, il Tribunale aveva affidato la bambina in via esclusiva alla madre, ma le liti non erano cessate.
Considerati il quadro generale delle condizioni in cui vive da tempo la bambina e la mancanza assoluta di congiunti che si possano occupare di lei, agli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico non è rimasto altro che applicare l’Articolo 403 del Codice Civile, che prevede, per la tutela psico-fisica del minore, l’affidamento ad una struttura di accoglienza, dandone avviso immediato al Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni dell’Umbria di Perugia.
Si tratta di un affidamento temporaneo in attesa delle determinazioni del Tribunale dei Minorenni che valuterà l’idoneità genitoriale della coppia.