“Serve avere fiducia, la vita non mente mai: mi ha insegnato ad essere autentico, come il grano che nasce dalla terra, come le nostre farine“. Così Benito Marani parlava della sua azienda, il Molino sul Clitunno, da lui fondato a Trevi nel 1984, pochi mesi fa in occasione del 40esimo anniversario. Novantuno anni, Benito Marani è morto sabato 18 gennaio: a darne notizia è la stessa azienda.
“Benito Marani – viene ricordato – è stato una figura visionaria, il cui coraggio, perseveranza e dedizione hanno dato vita a Molino sul Clitunno, un’azienda che incarna l’eccellenza nella produzione di farine di alta qualità e porta l’Umbria sui palcoscenici internazionali più prestigiosi del settore. Fondato nel 1984, Molino sul Clitunno non rappresenta solo un’eccellenza imprenditoriale, ma è soprattutto una famiglia unita sotto la guida del suo fondatore.
Benito Marani ha sempre seguito la sua visione con determinazione, puntando senza compromessi all’eccellenza e valorizzando il contributo dei collaboratori, a partire dagli agricoltori, veri protagonisti della filiera produttiva. Grazie al suo impegno, oggi l’azienda di Trevi è saldamente radicata nelle mani della seconda generazione, con Pierluigi, Moreno e Anna Laura, e già prepara il terreno per la terza generazione, destinata a portare avanti con innovazione e passione una lunga tradizione”.
“Benito Marani – continuano dalla sua azienda – lascia un’eredità preziosa, fatta di valori autentici e una missione chiara: continuare a costruire il futuro dell’arte molitoria sulla qualità e sull’autenticità delle produzioni. La sua visione continuerà a ispirare l’azienda e a guidarla verso un futuro basato sulla professionalità, la competenza e il rispetto”.
Benito Marani lascia la moglie Giovanna, i figli Anna Laura, Pierluigi e Moreno, i nipoti Martina, Carolina, Marco, Giacomo,Giovanni, Francesco e Daniele, le nuore Adalgisa e Morenita e il genero Massimo. Le esequie si terranno lunedì 20 gennaio ore 14.30, a Castelnuovo d’Assisi presso la Chiesa Parrocchiale.
Cordoglio viene espresso in queste ore anche dall’amministrazione comunale di Trevi. Tutti quelli che l’hanno conosciuto ricordano la sua lungimiranza e visione, che lo hanno portato appunto a creare, allora cinquantenne, un’impresa che nel corso degli anni ha saputo continuamente trasformarsi ed innovarsi facendo della qualità il suo cardine.