Acqua 'al veleno', M5S "Sindaco smentito su trielina" | Giacchetti 'chiude' i pozzi - Tuttoggi.info

Acqua ‘al veleno’, M5S “Sindaco smentito su trielina” | Giacchetti ‘chiude’ i pozzi

Luca Biribanti

Acqua ‘al veleno’, M5S “Sindaco smentito su trielina” | Giacchetti ‘chiude’ i pozzi

Tavolo tecnico su emergenza idrica e inquinamento, il Comune rassicura i cittadini
Mer, 20/01/2016 - 18:38

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Il direttore generale del SII, l’ing. Paolo Rueca, voleva un incontro con i dirigenti del Comune di Terni per risolvere le criticità connessa alla presenza di agenti inquinanti nelle risorse idriche della città. Secondo quanto siamo riusciti a verificare, infatti, il dirigente aveva intenzione di informare il Comune sulle iniziative e gli investimenti che il Servizio Idrico Integrato avrebbe intenzione di intraprendere per risolvere la questione.

Non è ancora chiaro se si faccia riferimento ai filtri a carboni attivi dei quali il SII ha parlato a TO nei giorni scorsi, una novità della quale finalmente si sente parlare.

Sempre nei giorni scorsi il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, era tornato sull’argomento, affermando che “Di fronte alla campagna di disinformazione fatta da alcuni rappresentanti di una opposizione confusa e lontana dai reali problemi di Terni, ribadisco con fermezza che l’acqua che arriva nelle case dei nostri concittadini è potabile e perfettamente all’interno dei limiti di legge, grazie ai controlli costanti che vengono effettuati dal gestore del servizio ed alla messa in opera dei necessari correttivi quando si manifestano anomalie. Nel caso specifico dei livelli di tetracloroetilene e tricloroetilene superiori alla norma, riscontrati in solo due dei molti pozzi che forniscono acqua alla rete idrica, confermo quanto già comunicato dal Servizio Idrico Integrato e che cioè la loro miscelazione comporta una diluizione delle sostanze che permette di abbattere i relativi valori ben al di sotto dei livelli massimi”.

Da alcuni documenti che il SII ha inviato al Comune si legge: “Come riferito verbalmente ci sono stati problemi di gestione della qualità dell’acqua per il parametro tetracloroetilene presso i campi pozzi  San Martino e mattatoio i quali sono stati risolti con manovre di esercizio effettuate in data 24.12.us con il ripristino completo  su tutta la distribuzione idrica interessata dalla problematica. In particolare, presumibilmente a causa della prolungata siccità del periodo, i pozzi 3 e 4 di San Martino ed 1 e 2 del Mattatoio hanno superato i limiti imposti dalla vigente normativa e pertanto nel contesto di una analisi di routine effettuata da Asm Terni spa in data 17.12 si è constatato il superamento  in rete del parametro tetracloroetilene relativamente alla sola  distribuzione dal serbatoio di Collescipoli con particolare riferimento al punto di campionamento esistente  in Via Narni. Si precisa che in data 21.12 alle ore 15,45 sono usciti dal computer i dati relativi al parametro in questione e pertanto da prassi sono state effettuate le controanalisi che hanno confermato la problematica in essere. Per quanto sopra esposto in data 24.12.2015 il Socio Asm ha effettuato le manovre per riportare il sistema nei limiti ammessi accertando in data 28.12 us il completo recupero della situazione”.

Secondo i M5S nella missiva del SII al Comune, il primo cittadino ternano verrebbe smentito nero su bianco. Thomas De Luca, consigliere pentastellato, ritiene infatti che “non è vero che l’acqua è stata diluita, ma da quanto si legge è evidente che nei rubinetti di Collescipoli ci fosse trielina. È assolutamente necessario attivare i filtri a carboni attivi per risolvere il problema ed evitare che la prossima estate si possa arrivare a un dissesto idrico e a un possibile razionamento dell’acqua nelle zone che presentassero maggiori criticità. La misura voluta da Giacchetti questa mattina è soltanto una ‘pezza’ che non risolve il problema”.

De Luca si riferisce, infatti, a quanto stabilito dall’assessore competente in Ambiente, Emilio Giacchetti che, dopo un tavolo tecnico ha dichiarato: “Una sessione di lavoro sicuramente molto proficua ed operativa, che dimostra come l’approccio interistituzionale e pragmatico ai temi dell’ambiente cittadino sia una carta vincente, sicuramente molto più operativo dei metodi utilizzati dai professionisti dell’allarmismo e della strumentalizzazione”.

Al tavolo erano presenti gli assessori comunali con deleghe all’Ambiente ed all’Igiene pubblica,  Emilio Giacchetti e  Stefano Bucari, unitamente alla struttura comunale, all’Arpa, alla Provincia, all’Azienda sanitaria Locale, all’Istituto zoo profilattico di Umbria e Marche, all’Ordine dei medici della provincia di Terni e al Servizio idrico integrato. All’ordine del giorno i due temi principali delle ultime settimane: la tutela della salute pubblica relativamente ai siti a presunzione di contaminazione previsti nel piano regionale di bonifica; le azioni in campo per contrastare le contaminazioni nelle condotte idropotabili.

Relativamente al primo punto, il comune di Terni ha preannunciato l’imminente adozione di un’ordinanza sindacale volta a vietare le coltivazioni finalizzate all’uso alimentare umano e zootecnico e l’emungimento delle acque sotterranee nei siti di Maratta 1, Maratta 2 ed ex cava Sabbioni limitatamente alle aree individuate nel piano regionale di bonifica. In merito al secondo punto, il direttore tecnico del Servizio Idrico Integrato ha reso noto le analisi espletate e le azioni intraprese per evitare che le acque sotterranee inquinate raggiungano la rete idropotabile. Vi è stata una rassicurazione in merito alla qualità delle acque che giungono nei rubinetti dei cittadini, considerato che i pozzi in cui sono stati rilevati i superamenti del tetracloroetilene sono stati esclusi dall’alimentazione della condotta idropotabile. E’ stato ritenuto opportuno programmare un allargamento della rete locale di monitoraggio (già istituita per lo studio dell’inquinamento da tetracloroetilene nell’acquifero della conca ternana) ad un numero maggiore di pozzi di rilevamento, anche al fine di individuare le cause di contaminazione da attività umana civile o da stabilimenti produttivi.
“Sulla vicenda sui terreni a presunzione di inquinamento – prosegue l’assessore all’Ambiente – in tre mesi siamo riusciti a dare una risposta attesa da anni. Decisivo il tavolo di oggi, importante il percorso delle ultime settimane che ha visto prima la notifica ai proprietari dei terreni interessati e poi di un incontro tra comune e  proprietari dei terreni con il comune che si è fatto carico dell’analisi necessarie per andare avanti. Per la situazione idrica, invece, verrà intensificata l’attività di monitoraggio e i pozzi esclusi saranno rientegrati solo quando sarà tornata l’assoluta normalità. Unanimità anche sulla condivisione dei dati, quali elemento di coinvolgimento e trasparenza”.

“Risultati tangibili – conclude Giacchetti – si possono raggiungere quando c’è un livello di responsabilizzazione generale e di partecipazione di tutti i soggetti che hanno voce in capitolo sia sui temi dell’ambiente che dell’igiene pubblica. Fondamentale l’apporto di tutti,  nella giornata di oggi rilevante anche il contributo dato dall’ordine dei medici. I frutti arrivano da un lavoro attento, approfondito, responsabile, un metodo del tutto diverso da chi invece ingenera solo allarmismi e strumentalizza questioni complesse che richiedono invece competenze e sinergie isituzionali e cittadini. Approfondimento tematico e scientifico. La riunione di oggi sottolinea ancora di più l’esigenza di un unico contesto nel quali i soggetti preposti  lavorino allo stesso tema, senza livelli di burocratizzazione che spesso rallentano l’efficacia delle azioni amministrative che occorre mettere in campo”. 
Il tavolo continuerà a lavorare sistematicamente con cadenza almeno mensile, il prossimo tema riguarderà l’analisi sui dati del Pm10.

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