Nell’era dell’informazione globalizzata uno smartphone o un laptop di piccole dimensioni, in mano a un comune cittadino, sono porte che comunicano con il mondo. E spesso con grande efficacia. E’ così che, oggi, milioni di individui, attraverso il loro dinamismo, possono perfino portare un governo a cambiare politica nazionale. Si chiama Citizen Diplomacy o Diplomazia dei Cittadini, una rivoluzionaria forma di diplomazia dove anche le Città globali – Londra, Shangai, Istanbul, p.es. – assumono sempre più importanza. Valutare il contributo della Citizen Diplomacy in confronto agli strumenti tradizionali della Diplomazia, sarà uno dei temi centrali di Diplomacy – Festival della Diplomazia, giunto quest’anno alla sua terza edizione e che si terrà dal 12 al 19 ottobre, prima a Spoleto e poi a Roma. La diplomazia si trasforma e include i cittadini come costruttori di dialogo tra i Paesi ma, per i governi, emerge il rischio inevitabile che gli obiettivi e i messaggi della società civile non siano allineati con le politiche governative.
Si parlerà di questo ma anche di Soft Power; di Embargo come di strumenti per la lotta internazionale alla pedofilia o all’elusione fiscale; delle regole che governano il mercato internazionale del vino; della via diplomatica alla restituzione dei beni artistici trafugati o di diritto alla felicità. Da segnalare anche il grande processo a Ronald Reagan il 14 ottobre alle ore 21 all’Auditorium Parco della Musica di Roma.
Oltre 30 sessioni fra seminari, tavole rotonde, lectures e cineforum. Quasi 100 fra Ambasciatori, Esperti di Relazioni Internazionali e Docenti Universitari e circa una decina le Università coinvolte anche per il 2012 nella organizzazione di questa terza edizione di Diplomacy.
Un intenso programma, che gode dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, ed è sviluppato con il fondamentale contributo delle Rappresentanze Italiane di Commissione e Parlamenti Europei, del Ministero degli Affari Esteri, di Roma Capitale e dell’Amministrazione Provinciale di Roma, e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, delle Regioni Umbria e Lazio e della Camera di Commercio di Roma.
L’evento, che ha il format di un Festival diffuso all’interno delle città di Spoleto e Roma vedrà la partecipazione di ospiti unici di altissimo profilo. Tra questi, spiccano la prof.ssa Saskia Sassen, sociologa ed economista statunitense, il prof. Giulio Gallarotti della Wesleyan University, uno dei massimi esperti di Soft Power, S.E. l’Ambasciatore della Cina in Italia Ding Wei, il nuovo Ambasciatore della Croazia in Italia Damir Grubiša, S.E. l’Ambasciatore del Portogallo in Italia Manuel Lobo Antunes, S.E. l’Ambasciatore dell’Austria in Italia Christian Berlakovits, il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, il VicePresidente del Parlamento Europeo l’On. Roberta Angelilli, il VicePresidente della Commissione Europea l’On. Antonio Tajani e tanti altri protagonisti e studiosi dell’arte della diplomazia internazionale.
Com’è noto, fra Stato Italiano, Santa Sede, F.A.O. e Ordine di Malta, Roma ospita il più alto numero di ambasciatori e rappresentati permanenti, uomini e donne provenienti da tutto il mondo, un elemento che ben si concilia con la tradizione di città del dialogo. A distanza di oltre 50 anni dalla firma del Trattato che ha dato inizio al sogno europeo, Roma prosegue il suo percorso sulle strade del confronto e della diplomazia.