A FOLIGNO "SPORTIVAMENTE", IL CONVEGNO SU SPORT E SALUTE MENTALE (Foto TuttOggi.info) - Tuttoggi.info

A FOLIGNO “SPORTIVAMENTE”, IL CONVEGNO SU SPORT E SALUTE MENTALE (Foto TuttOggi.info)

Redazione

A FOLIGNO “SPORTIVAMENTE”, IL CONVEGNO SU SPORT E SALUTE MENTALE (Foto TuttOggi.info)

Sab, 18/12/2010 - 15:15

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Si è svolto nella mattinata di ieri, presso la Sala della Corte del Palazzo Comunale di Foligno, “SportivAmente”, il convegno sul rapporto tra salute mentale e sport patrocinato dal comune di Foligno (nello specifico, dagli assessorati allo sport, alle politiche sociali e alle relazioni con associazioni e cooperazione) e promosso dal coordinamento regionale Umbria dell’Anpis (Associazione nazionale polisportiva integrazione sociale) in collaborazione con “La Rosa dei Venti onlus” e Cesvol (Centro servizi volontariato) Perugia. A partecipare attivamente al convegno, non solo i relatori in programma, ma anche tanti di quei ragazzi di “Baraonda” (Terni), “Cobra” (Spoleto), “Fuorigioco” (Perugia), “La Rosa dei Venti” (Foligno), “Lhauen” (Orvieto), “Peter Pan Alto Tevere” (Umbertide, Città di Castello) e “Peter Pan Centro Umbria” (Gubbio, Bastia), le squadre di calcetto che, nello stesso pomeriggio, hanno preso parte, presso gli impianti sportivi di “Piccicale”, alle finali del campionato regionale Anpis di calcio a 5 2009-2010: dai ragazzi tante testimonianze, emozioni ed opinioni.

A fare gli onori di casa, introducendo il convegno, è stato Mauro Nannini, vicepresidente nazionale Anpis: “il torneo di calcio a 5 Anpis è nato 7 anni fa – ha affermato Nannini – e il nostro è un movimento in continua estensione. Siamo davvero felici di aprire questa giornata di cooperazione sociale”. Il moderatore del convegno, Cristian Mariani, presidente dell’associazione sportiva “La Rosa dei Venti onlus”, ha però tenuto anche ad aggiungere che “c’è bisogno di aiuti anche a livello economico”. Rosa Bisogni, presidente dell’associazione familiari “Liberi di Essere” ha invece dichiarato come “abbiamo sempre sostenuto nel nostro piccolo ‘La Rosa dei Venti’. Sono quindi molto contenta di partecipare, abbiamo tutti la voglia di andare avanti per migliore ed aggregarci. Il nostro obiettivo è quello di cercare di regalare un pulmino che l’associazione possa utilizzare quando voglia, con l’intenzione di consegnarlo tra i mesi di settembre e ottobre del 2011 nonostante il costo sia elevato. Ma ci tengo a fare questo dono per darvi un’autonomia”.

Per Daniele Pasquini, segretario C.S.I. nazionale, “non ci siamo incrociati per caso ma per il volere della provvidenza. Siamo rimasti molto colpiti e affascinati da questa realtà e dal carisma dell’educare attraverso lo sport ai valori cristiani. Bisogna rimettere al centro la persona ed il concetto è rivoluzionario. La persona cerca di accogliere la diversità ed ha la propria dignità: non ci sono persone di serie A e persone di serie B, la persona è una e nasce dalla sorgente della vita. La persona è fatta di 3 componenti, il corpo, la mente e l’anima, ma abbiamo un retaggio platonico. Le persone sono giudicate o per la loro mente o per il proprio corpo, ma dobbiamo pensare che sono unite con l’anima. Rischiamo infatti di sterilizzare la persona. Con l’Anpis abbiamo dunque iniziato un cammino in punta di piedi innanzitutto per condividere, poi per comprendersi, capirsi e conoscerci e per terzo per contaminarsi senza aver paura. Se è così, il cammino sarà lungo e ci porterà lontano”.

Al posto degli assessori Christian Napolitano e Rita Zampolini, annunciati dal programma, il comune di Foligno è intervenuto attraverso le parole dell’assessore alla cultura Elisabetta Piccolotti: “dobbiamo guardare le cose con la lente delle differenze e ridefinire i diritti della cittadinanza” ha dichiarato. “Negli ultimi decenni, troppo spesso lo stato sociale è stato costruito su dei topos. Quelli che sono definiti cittadini di serie B sono molto più di quelli di serie A: tutti insieme dobbiamo dunque costruire un alfabeto diverso. Viviamo un momento in cui ci sono problemi di tutti i tipi: dobbiamo quindi cogliere l’occasione per uscirne tutti insieme, una sfida importante quando ci sono poche risorse. Abbiamo bisogno di costruire tante relazioni sociali in un momento in cui c’è tanta incomunicabilità, e lo sport è l’antidoto alla solitudine, una pratica per l’insegnamento alla relazione. Per uscire da questa fase complicata c’è bisogno di coesione sociale”.

Tra gli intervenuti c’era anche Roberto Grelloni, presidente nazionale Anpis: “con Anpis si fanno associazioni per fare momenti di incontro tra cura e sociale. Ci sono persone che cercano di riappropriarsi della propria vita e sanno ancora dire ‘ti voglio bene’. Per noi i numeri sono persone e storie e facciamo un progetto di vita, non riabilitativo. Siamo tutti uniti e compatti perché il messaggio passi. Ognuno di noi si assume responsabilità individuali”. Per Ernesto Venturi, responsabile dell’unità operativa psichiatrica della Asl n. 3, “abbiamo iniziato l’esperienza due anni fa con tanto entusiasmo. Dalle difficoltà ripartiamo con impegno. Il momento è particolarmente delicato e il dipartimento sta facendo un percorso di consolidamento nella sua strutturazione più di prima: ricerchiamo l’integrazione sociale e il benessere delle persone”. “La mia azienda ha voluto valorizzare tutto quello che di buono lo sport può dire” ha affermato Mauro Raffaelli, responsabile U.O.S. riabilitazione sportiva e tecniche innovative D.S.M. Asl Roma A e coordinatore regionale Anpis Lazio. “Si sta tutti insieme e si partecipa all’evento pensando alla miniera di emozioni” ha proseguito. “Importante è la rete sociale per compartecipare alla realtà del quotidiano”.


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