Il 1° novembre scade il bando dei Collegi del mondo unito, il racconto di uno studente perugino che ha colto questa opportunità
“Ripensando all’ultimo anno trascorso a UWC mi vengono in mente così tanti ricordi che è difficile credere siano trascorsi solo pochi mesi. Ho la netta sensazione che partire mi abbia fatto crescere come persona molto più che se fossi rimasto a casa, nella mia comfort zone. Molti pensano che UWC sia una semplice scuola internazionale, ma è molto di più, è un’esperienza travolgente, i cui frutti vanno ben oltre i semplici risultati accademici”. Il giovane Valerio Castellini, classe 2005, ex studente del Liceo classico Mariotti di Perugia, racconta la scelta che lo ha portato al college di Maastricht, in Olanda.
Valerio ha superato la selezione e vinto una borsa di studio integrale. Adesso sta frequentando il secondo anno ed è entusiasta della sua esperienza. Dal 2022, dunque, l’Umbria ha un proprio studente a Maastricht, uno dei 18 collegi del mondo unito (UWC, United World College).
A disposizione 33 posti per studenti italiani
Si scrive UWC, si legge “opportunità”. Sono quelle offerte dal nuovo bando della commissione nazionale dei Collegi del mondo unito (UWC, United World College) che, anche quest’anno, mette a disposizione degli studenti residenti in Italia 33 posti – la maggior parte dei quali coperti da borse di studio totali o parziali – per frequentare gli ultimi due anni delle scuole superiori in uno dei college dell’organizzazione dislocati in Europa, Asia, Africa e America. In Italia il college UWC si trova a Duino, vicino a Trieste.
Cos’è l’UWC
Fondata all’inizio degli anni ’60, in piena Guerra fredda, UWC oggi rappresenta una rete di 18 scuole, in cui ragazze e ragazzi provenienti da diversi Paesi, culture, religioni e classi sociali, sperimentano un modello educativo improntato a sviluppare la curiosità, la tenacia, lo spirito critico ma anche la compassione e la responsabilità personale. Caratteristiche che il suo fondatore, il filantropo e pedagogista tedesco Kurt Hahn, riteneva potessero trasformare i giovani in agenti di un cambiamento positivo del mondo. È per questo che ogni anno i college beneficiano di donazioni da parte di filantropi, istituzioni nazionali e locali, fondazioni, ma anche ex studenti che si sono realizzati professionalmente, molti dei quali continuano a impegnarsi a titolo volontario all’interno dell’organizzazione per aiutare altri giovani a beneficiare di questa opportunità.
Il Baccellierato
Dal punto di vista didattico il sistema assomiglia un po’ a quello in uso nelle università, con la costruzione di un piano di studi individuale (in inglese) da parte di ogni ragazza o ragazzo. Al termine dei due anni di frequenza si consegue il prestigioso diploma di Baccellierato Internazionale (IB), riconosciuto in Italia e all’estero, che apre le porte alle migliori università del mondo, dove tanti alunni di UWC proseguono la loro formazione grazie anche a un generoso programma di borse di studio a loro destinato.
Gli studenti che frequentano i college alloggiano e studiano insieme, condividendo anche attività sportive, creative e di volontariato al servizio della comunità locale, combinando momenti conviviali con gli stessi docenti che fanno da tutor a piccoli gruppi di studenti.
Il bando
Il termine ultimo per partecipare al bando nazionale è il prossimo 1° novembre. Possono parteciparvi ragazze e ragazzi nati tra il 1° settembre 2006 e il 31 agosto 2008 che hanno appena iniziato il terzo anno delle superiori (ma la casistica è varia ed è specificata nell’avviso).
Le selezioni si baseranno solo in parte sui risultati scolastici, essendo richiesti ai candidati anche curiosità, empatia, apertura mentale e intraprendenza.
La prima fase della selezione avverrà a livello interregionale entro dicembre. Con l’anno nuovo coloro che saranno riusciti a superarla parteciperanno alla selezione nazionale. Tra la fine di febbraio e i primi di marzo 2024 uscirà la graduatoria. Infine, entro il mese di settembre, finalmente la partenza verso il college UWC assegnato e verso una straordinaria esperienza di vita.
L’auspicio di Valerio
Valerio Castellini si augura che altri studenti, in Umbria, siano stimolati a provare il suo stesso percorso, Di cui è antusiasta: “Due anni fa la mia idea era di fare il classico anno all’estero in quarta superiore, ma sono davvero grato di aver scoperto questa opportunità, perché mi ha offerto una prospettiva completamente nuova sul mondo grazie a un’educazione internazionale e, soprattutto, un ambiente che promuove l’amicizia tra persone provenienti dai posti più disparati. Perciò – conclude – mi auguro di vedere tante candidature quest’anno dall’Umbria e che anche altri giovani possano trarre enormi benefici da questa esperienza”.