Patrizia Cristofori, capogruppo del Pd al Consiglio comunale di Spoleto si esprime su quanto accaduto nell'ultima seduta di Consiglio, dove erano state presentate due mozioni una di maggioranza e una di minoranza sulla mancata nomina di un assessore della città nella giunta provinciale e una mozione sulla situazione del carcere di Spoleto.
“Il tentativo, fatto nella conferenza dei capigruppo dei giorni scorsi, di conciliare le mozioni per esprimere una più forte presa di posizione di tutta la città è andato a vuoto perché al PDL e altri pezzi di opposizione di centrodestra premeva di più attaccare il sindaco, sottolinearne una presunta debolezza, sua e di quella delle forze politiche che amministrano città e regione, piuttosto che far arrivare un messaggio unitario e forte . Mi sembra d'altra parte che se c'è una difficoltà della città ad avere un giusto riconoscimento nelle cosiddette stanze dei bottoni, questa difficoltà non ha colore politico poiché, come ho retoricamente chiesto intervenendo in consiglio comunale, quali sono gli alti incarichi di governo che ricoprono deputati e senatori eletti nel nostro territorio? E perché ogni volta che approdano in parlamento l'unica cosa che possono esibire sono le foto con il capo Berlusconi o qualche incarico di commissione che, con le dovute proporzioni, ha minore importanza di quello attribuito al nostro consigliere provinciale Massimiliano Capitani come presidente della commissione urbanistica? E che dire della esclusione dalla giunta della Camera di Commercio dei valenti rappresentanti del nostro territorio, alcuni reduci da un successo recente nelle elezioni locali dei vertici di associazioni di categoria? Se ne dovrebbe trarre la conclusione che non basta essere forti a Spoleto per “contare” ad altri livelli senza la necessaria unità quando si tratta di essere al servizio degli interessi dei cittadini di Spoleto. Se bastasse sbattere i pugni e urlare per riconquistare un ruolo perduto dovremmo già essere tornati ad essere la capitale dell'Umbria, ma così non è, nonostante buoni risultati ottenuti in molti campi. Forse è ora che insieme alla giusta denuncia delle situazioni penalizzanti si cominci a lavorare per tessere relazioni e alleanze che aiutino a spostare i rapporti di forza nei luoghi decisionali. Sicuramente sarebbe un'azione meno appagante nell'immediato e più faticosa. Ma rappresentare una comunità, le sue aspirazioni, cercare di contribuire a risolvere i problemi che l'attraversano non è un compito leggero e nessuno di noi può staccare la spina quando vuole. Quando è necessario il lavoro deve proseguire. Per questo è stato incomprensibile l'atteggiamento di una parte del centro destra, per la verità non tutto, che intorno alle nove di sera ha deciso di abbandonare l'aula del consiglio comunale e di non discutere una mozione presentata dal gruppo del partito democratico sulla grave situazione che si sta vivendo nel carcere di Maiano e che rischia di aggravarsi con l'arrivo di nuovi detenuti senza un adeguamento degli organici. La mozione aveva l'obiettivo di impegnare e sostenere il sindaco in un'azione di promozione di incontri con le istituzioni, i sindacati, il prefetto, al fine di rimuovere le condizioni di insicurezza che si stanno vivendo all'interno del carcere. Azioni che vanno fatte ora e non tra un mese. Poi ci sarà anche tutto il tempo per riapprofondire tanti aspetti di un problema complesso nella conferenza dei capigruppo in un nuovo consiglio comunale, in altre iniziative. Per fortuna c'è stato chi anche nella minoranza ha capito e contribuito a dare un segnale forte sul futuro della istituzione carceraria. Gli altri hanno forse perduto una buona occasione per fare gli interessi della città.”